La lettera di un Catanzarese al sindaco: "Preoccupati per lo stato delle periferie e l'instabilità dell'Amministrazione"

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Palazzo De Nobili
  23 giugno 2025 18:24

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino di Catanzaro, Antonio Prunestì, al sindaco Nicola Fiorita.

 

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"Egregio Signor Sindaco,

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sono un cittadino residente a S. Maria, uno dei quartieri periferici della nostra città, e Le scrivo per esprimere la profonda delusione e crescente amarezza che io, come tanti altri abitanti della zona, provo davanti al degrado in cui versano le periferie, nonostante le promesse iniziali della Sua amministrazione.

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All’avvio del mandato, molti di noi avevano accolto con speranza il Suo programma, che parlava di riqualificazione, sicurezza, servizi e ascolto dei cittadini, anche — e soprattutto — di quelli che vivono lontano dal centro. Oggi, però, a distanza di tempo, non possiamo che constatare il progressivo abbandono dei nostri quartieri: strade dissestate, verde pubblico lasciato all’incuria, scarsa illuminazione, trasporti carenti, una sicurezza percepita in continuo calo. Una condizione che peggiora di mese in mese, mentre gli annunci rimangono tali.

A questo si aggiunge lo spettacolo, per nulla rassicurante, della crisi politica che coinvolge la Sua maggioranza. Se è vero, come riportano ormai apertamente anche gli organi di stampa, che parte della Sua stessa coalizione attacca l’esecutivo e ne chiede le dimissioni, allora ci chiediamo con che autorevolezza e capacità decisionale l’amministrazione possa affrontare i problemi reali dei cittadini.

Un’amministrazione che pare paralizzata, forse per mancanza di numeri o forse perché priva della leadership necessaria a dirimere le controversie interne, finisce per lasciare il territorio senza guida e senza risposte. E chi paga il prezzo più alto, come sempre, siamo noi CITTADINI.

La invito, con senso civico e nel rispetto delle istituzioni, a riflettere seriamente sull’impatto che questa situazione sta avendo sulla città e, in particolare, sulle sue aree più fragili. Le periferie non possono continuare a essere la terra di nessuno, dimenticate finché non tornano utili alle narrazioni pre-elettorali.

Mi auguro che queste parole, dettate da delusione ma anche da senso di appartenenza, possano trovare ascolto. Se così non fosse, sarebbe lecito domandarsi se abbia ancora senso continuare a mantenere in vita questa amministrazione. Se lei non ha la maggioranza, signor Sindaco, e deve rimanere prigioniero di consiglieri che chiedono solo prebende, a cui non interessa il bene della città, credo sia più dignitoso tornare a votare".

                                                                       Antonio Prunestì

 

 

 

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