La manifestazione per la Pace nel Capoluogo. Carla Rotundo: "Una risposta significativa dei giovani catanzaresi"

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images La manifestazione per la Pace nel Capoluogo. Carla Rotundo: "Una risposta significativa dei giovani catanzaresi"

  04 ottobre 2025 20:38

di CARLA ROTUNDO,

Bella  piazza  Matteotti ieri. Bellissima, pur nella tristezza e la gravità dell’evento. Erano giorni che alcuni ragazzi del Liceo Artistico e dei movimenti giovanili presenti in città, si radunavano in quel posto per cercare di influenzare con la loro musica ed i loro canti una città dormiente, invitando i passanti a fermarsi per riflettere insieme sulla grave situazione della Palestina. Ma non con grande successo. Pochi erano quelli che erano disposti a dire qualche parola utile alla causa. La città non c’era. La città non c’è mai stata. Indolenza? Mancanza di senso civico? Indifferenza? Forse uno o tutti insieme questi atteggiamenti hanno caratterizzato da sempre, o quasi, la città ed i cittadini catanzaresi. Una città che giorno dopo giorno è costretta, per ragioni di mancanza di opportunità lavorative o per ragioni particolari di studio, a privarsi del suo tesoro più importante : i ragazzi, i giovani. Quei giovani che in questi giorni non si sono arresi, il momento politico era ed è troppo importante. La questione palestinese, la disumanità del governo israeliano, la pericolosità e l’incertezza che caratterizzavano la missione della Flotilla , meritavano e meritano un’attenzione più che particolare

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 Ma venerdì l’occasione l’hanno data i sindacati   CGIL e USB. Li hanno aiutati, radunando con il loro appello allo sciopero generale iscritti e non  e, finalmente, quella piazza si è riempita . Tutti insieme : giovani e meno giovani, persino un neonato. Bella quell’immagine che rimarrà impressa nella memoria di nonna figlia con il neonato in braccio che si muovevano ritmicamente al canto di Bella Ciao Finalmente, pur se in modo ridotto rispetto alle altre città calabresi, Catanzaro, città capoluogo di regione, è stata all’altezza della situazione Finalmente non ci si è “imbarazzati”perché diversi dal sentire comune.  Certo, c’è ancora tanto da fare, certo sul corso della città intanto si passeggiava e si chiacchierava come se nulla stesse  succedendo. Certo, intanto a Reggio Emilia si scioperava persino all’asilo di mio nipote che a 5 anni manifestava, accompagnato dal nonno e dalle maestre, insieme agli altri bambini gridando “PACE”. Certo qualche classe  delle scuole medie, in una città pacifica e fin troppo apparentemente tranquilla, in questi giorni poteva essere accompagnata in piazza Matteotti e fare lezione di storia, di geografia, di educazione civica o della tanto decantata educazione al sentimento o di arte con i ragazzi del Liceo Artistico lì presenti, o essere invitati a capire,  cantare e danzare liberamente“Imagine” di John Lennon o “La libertà” di Giorgio Gaber, per poi discuterne in classe anche per una settimana, tanti sono gli spunti educativi e creativi. Svegliare le coscienze, non è facile, specialmente in una città nella quale si è abituati a guardare solo cio’ che accade dentro le mura della propria  casa. Ma si può fare. Si può fare. Basta stare vicini a questi ragazzi che da Piazza Matteotti provano a chiederci un contributo con il nostro passato, regalandoci il loro presente per  sperare in un futuro migliore per tutti noi

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Carla Rotundo

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