di FRANCESCO IULIANO
Difendere i diritti dei bambini durante la detenzione di uno dei due genitori, nella tutela della continuità del legame affettivo. E’ questa, in sintesi, l’idea de ‘La partita con mamma e papà’, la manifestazione che prevede l’incontro tra genitori detenuti ed i loro figli, organizzata dall’associazione ‘Bambinisenzasbarre’, in collaborazione con il Ministero della Giustizia - Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria.
Un evento, giunto quest’anno alla sua ottava edizione, che apre le porte degli Istituti penitenziari alle famiglie dei detenuti. Anche Catanzaro ha aderito all’iniziativa, organizzando, questo pomeriggio, l’incontro tra detenuti e le loro famiglie.
Quaranta i detenuti che hanno potuto incontrare le famiglie in un luogo meno convenzionale delle consuete sale colloqui. Un momento ludico, normale per altri bambini, ma che diventa eccezionale per quelli che vivono la lontananza da uno dei due genitori.
“Anche quest'anno - ha commentato la direttrice dell’Istituto ‘Ugo Caridi’, Patrizia Delfino - la Casa circondariale di Catanzaro ha inteso aprire le porte dell’Istituto in occasione di questa bellissima iniziativa che ha dato la possibilità a 40 bambini di trascorrere un po’ di tempo, con i loro genitori, in un campo sportivo. Piccoli momenti di gioia che forse faranno dimenticare, anche se per poco, la sofferenza che la carcerazione comporta, non soltanto per le persone detenute, ma anche per le famiglie che li devono sostenere”.
La ‘Partita con mamma e papà’, ideata da Bambinisenzasbarre, è nata nel 2015. Partita con l’adesione di 12 istituti e lapartecipazione di 500 bambini e 250 papà detenuti, si è tenuta tutti gli anni fino al 2019. Interrotta per due anni a causa della pandemia, ha avuto un forte impatto nell’edizione di ripresa del giugno 2022 con 76 istituti, 82 partite, 4100 bambini e 1900 genitori, che ha sancito la riapertura degli Istituti penitenziari alle famiglie.
“Per noi, questa iniziativa - ha aggiunto la direttrice - ha una grandissima valenza trattamentale in quanto il rapporto all’interno della famiglia, in particolare la genitorialità, è un elemento importante del trattamento sul quale facciamo leva affinché il detenuto, attraverso anche queste manifestazioni, possa arrivare a quel cambiamento necessario per intraprendere la strada della legalità e della revisione critica del reato commesso. Un impegno che, quotidianamente, coinvolge gli operatori della Polizia penitenziaria, i funzionari giuridico - pedagogici ed i volontari”.
Sul terreno di gioco dell’Istituto cittadino, con i detenuti che hanno partecipato all’iniziativa, anche l’allenatore della squadra di calcio del Carcere di Catanzaro, mister Gino Caglioti.
Al termine della manifestazione, i detenuti con i loro familiari si sono ritrovati per un buffet offerto dal laboratorio di pasticceria ‘Dolci cReati’ dell’Istituto penitenziario, in collaborazione con la cooperativa ‘Mani in libertà’ di Antonella Mannarino.
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