di FRANCESCO IULIANO
Sconfiggere il tumore con la cultura e l’informazione. E’ la sfida lanciata dal Lions Club Catanzaro Mediterraneo, in collaborazione con Airc, con l’iniziativa delle giornate informative “Scegli contro il cancro”, rivolte agli studenti di 16 e 18 anni.
Un’idea nata con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sullo stile di vita e sulle abitudini alimentari, fattori che possono condizionare e favorire l’insorgenza di tumori, già in età giovanile.
Questa mattina, nella sala ‘Cenacolo’ dell’Istituto Tecnico Settore Tecnologico ‘Ercolino Scalfaro’ diretto da Vito Sanzo, il primo degli appuntamenti con la scuola.
Moderati dal giornalista Maurizio Bonanno, hanno partecipato, con il presidente del Club Lions Catanzaro Mediterraneo, Lelio Valerio Gallo, gli ordinari presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, Pierosandro Tagliaferri, Pierfrancesco Tassone e Federico Quinzi.
Tutti interessanti e coinvolgenti i contributi offerti dai relatori che, con un linguaggio e con argomenti non tecnici, hanno catturato l’attenzione degli studenti.
Pierfrancesco Tassone ha parlato di quelli che sono gli elementi che possono sviluppare il canto. “In Italia, ha detto si contano ogni giorno circa un migliaio di diagnosi di tumore. Un numero rilevante, è vero, ma sono molti i malati di cancro che sopravvivono alla malattia”.
Il professore ha poi detto ai ragazzi quelle che sono le azioni quotidiane anticancro.
Non fare uso di tabacco, non fumare in casa, sostenere le politiche contro il fumo sul luogo di lavoro, mantenere il peso corporeo, seguire una dieta sana, mangiare principalmente cereali integrali, legumi, verdura e frutta, limitare i cibi ad alto contenuto calorico, evitare la carne conservata, limitare la carne rossa ed i cibi ad alto contenuto di sale.
Inoltre, è stato consigliato di non fare uso e/o abuso di alcolici. “Per la prevenzione del cancro - ha aggiunto - non è consigliabile bere alcolici. L’alcol è una sostanza tossica capace di indurre dipendenza. Non è nutriente ed il suo consumo non è utile all'organismo o alle sue funzioni. Provoca danno cellulare e, dopo il fumo e l’ipertensione, è il terzo fattore di rischio di morte prematura in Europa”.
Di attività fisica e di quello che è il suo impatto nella prevenzione oncologica, ha riferito Federico Quinzi. Nel mondo - ha detto - circa un terzo della popolazione adulta non svolge sufficiente attività fisica. In Europa, tra i 15enni, il 75 per cento dei maschi e l’85 per cento delle femmine, non raggiunge livelli sufficienti di attività fisica. In Italia, nel 2020, le persone che non sono sufficientemente attive sono più di un terzo”. Il docente di metodi e didattiche delle attività motorie, ha ricordato quelli che sono gli elementi che possono contribuire allo sviluppo del cancro come: la sedentarietà, il sovrappeso e l’alimentazione errata. La soluzione? “Adottare uno stile di vita fisicamente attivo”.
A Piersandro Tagliaferri, infine, il compito di informare gli studenti sul valore e sull’importanza della prevenzione ponendo l’attenzione su quelli che sono i Paesi dove è più attiva la lotta contro il tumore.
“Qualcuno di voi - ha detto rivolgendosi agli studenti - penserà che noi, considerati i pregiudizi che ci sono sulla nostra sanità, non siamo un Paese all’avanguardia. Niente affatto. Diverse agenzie mondiali che valutano i risultati nella lotta ai tumori ci assegnano un punteggio che ci gratifica. Un risultato che ci arriva dal nostro sistema sanitario che garantisce il diritto a curarsi a tutti, senza nessuna esclusione e di dare a tutti le medicine giuste”.
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