di PAOLO CRISTOFARO
La Provincia di Catanzaro prova a "fare cassa", con una ricognizione sui beni in proprio possesso, contemplando l'ipotesi di alienare quelli non utilizzati. E' stata pubblicata, a questo proposito, una determina dirigenziale, a firma dell'ingegnere Eugenio Costanzo, per indire un'asta pubblica per la vendita di un lotto di terreno, di circa 11mila metri quadri, in possesso dell'amministrazione provinciale, che si trova nel quartiere Germaneto di Catanzaro, quasi adiacente al tracciato ferroviario, nei pressi della zona industriale. L'importo previsto per la vendita è di 426mila euro.
La vendita è contemplata dal decreto legge 112 del 2008 sulla "ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni e altri enti locali". La normativa prevede la possibilità di intervenire appunto sui "beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dimissione". L'alienazione del terreno sarà sottoposta a procedura pubblica con l'aggiudicazione per mezzo di offerta al rialzo rispetto al prezzo base dell'asta, come specificato dalla determina.
Come risulta dalla perizia tecnica sul terreno oggetto della vendita, per la stima dell'area l'Ente si è avvalso dei dati dell'attuale mercato immobiliare e della valutazione sull'attuale stato del terreno, sull'ubicazione e sulla qualità e commerciabilità della zona, dove, difatti, insistono già strutture industriali, capannoni, centri di vendita e altre attività economiche. L'area è classificata (a livello urbanistico comunale) come Z.T.O. (Zona Territoriale Omogenea) "D2", cioè destinata ad attività produttive di nuovi insediamenti. Il lato ovest del terreno in questione confina con l'area di competenza delle Ferrovie delle Stato. Nella perizia, tuttavia, si specifica che la geometria irregolare del terreno "non consente di avere un lotto edificatorio funzionale".
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