La storia di Marjan e della sua accoglienza a Camini arriva a Catanzaro

 L’associazione Amica sofia, da sempre attenta al dialogo come strumento di accoglienza e di pacificazione, insieme al collettivo studentesco Sagitta, alla Rete 26 febbraio e alla cooperativa Jungi Mundu di Camini, promuove per il prossimo venerdì 6 giugno alle ore 18 presso il centro di aggregazione giovanile di Catanzaro, un’occasione preziosa di confronto pubblico.

Insieme alla rifugiata iraniana Marjan Jamali, protagonista di una storia di discriminazione e soprusi approdata infine, all’arrivo in Italia, alla beffarda e ingiusta detenzione come “presunta scafista”, interverranno altri protagonisti di questa storia ancora in attesa del suo definitivo epilogo. Il sindaco di Camini Pino Alfarano e il presidente della cooperativa Jungi Mundu, che hanno prontamente accolto Marjan e suo figlio nell’ormai celebre borgo dell’accoglienza e della cooperazione virtuosa, e poi Silvia Galiano, della rete 26 febbraio, che ha seguito tutte le fasi processuali. Preziosa anche la partecipazione dei ragazzi del collettivo Sagitta, rappresentati da Sara Iiritano, e del presidente del consiglio comunale di Catanzaro Giammichele Bosco, da sempre particolarmente sensibile a queste tematiche. Per Amica Sofia interverrà Elena De Filippis, componente del direttivo nazionale dell’associazione.

Un’occasione per conoscere quanto umiliante e frustrante può essere l’odissea affrontata da chi è costretto a migrare da necessità spesso tragiche, per poi non poter trovare nel nostro paese l’accoglienza umanitaria e la sicurezza che dovrebbe essere garantita dal diritto umanitario internazionale. Un caso purtroppo non isolato, che diventa emblematico di quanto, strategie massimaliste come quella proclamata all’indomani della strage di Cutro debbano essere radicalmente ripensate.

CLICCA QUI