"La Tazzina della Legalità" alla Camera dei Deputati: all'attenzione della politica testimoni e collaboratori di giustizia

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  21 ottobre 2024 16:12

di FRANCESCO IULIANO

Se l’intento degli organizzatori era quello di lanciare un monito alla politica nazionale, ebbene, ci sono riusciti. 

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Un appuntamento, quello organizzato dal team dell’associazione ‘La Tazzina della Legalità’ nei giorni scorsi a Roma, ospitata nella sala Stampa della Camera dei Deputati, che ha portato, al tavolo dei relatori, testimoni di giustizia e testimonianza che hanno scosso le coscienze.

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‘Testimoni e collaboratori di giustizia. Soggetti che la politica ha sempre considerato come figure indispensabili  nel contrasto alla criminalità organizzata e fondamentali per penetrare nelle fitte reti delle mafie, ma che, nei fatti, hanno pagato e pagano un prezzo troppo alto per le scelte fatte. 

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Testimoni e collaboratori di giustizia: Evoluzione e criticità del sistema di protezione’. Questo il tema dell’incontro al quale hanno partecipato, moderati dal presidente dell'associazione,  Sergio Gaglianese  i testimoni di giustizia Mauro Esposito e Matteo Tubertini, i coniugi Margherita Landa e Filippo Misuraca e Piera Aiello, prima testimone di giustizia.

 

Hanno portato il loro contributo il segretario nazionale del Nuovo CDU, Mario Tassone, il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana, gli avvocati Claudia Conidi, Giannino Voltattorni ed Attilio Simeone, la vicepresidente dell'associazione ‘La Tazzina della Legalità’ e curatrice dell’omonimo libro, Mary Troiano, il responsabile della comunicazione dell' Associazione, regista e produttore del documentario "Le parole non bastano” - tratto dal libro ‘La Tazzina della legalità’, Silvio Valzani.

In apertura, il presidente de ‘La Tazzina della Legalità, Sergio Gaglianese, ha sottolineato “la necessità di una maggiore attenzione verso questi protagonisti della lotta alla mafia, per garantire loro giustizia e sicurezza”. Un obiettivo, questo, contenuto nelle interrogazioni parlamentari presentate dall’onorevole e componente  della commissione parlamentare Antimafia, Stefania Ascari e sostenute dall’onorevole Laura Orrico che, intervenute, ha ricordato  la solitudine morale che affligge i testimoni ed i collaboratori di giustizia nonché i loro familiari. “Si pensi - ha detto - al grave disagio vissuto dai minori al momento dell'ingresso nella scuola, alle difficoltà burocratiche con le quali fare i conti per la fruizione di servizi basilari come l'assegnazione del medico di base o, all'ingiusta revoca della scorta di sicurezza per cavilli amministrativi che mettono a rischio l'incolumità personale di quanti hanno coraggiosamente scelto di collaborare con la giustizia”. 

Considerazioni, queste, che Piera Aiello ha commentato dicendo che “dalle risultanze di oltre settanta audizioni di persone sotto protezione, l'emergenza riscontrata è quella di un equo re-inserimento socio-lavorativo ed una capitalizzazione finalizzata esclusivamente a tale scopo, poiché il pagamento dei debiti accumulati dalle vittime di mafia non può certo attingere risorse da quello che rappresenta un mero indennizzo per le esigenze personali e familiari”.

Nelle conclusioni, l’invito di Angelo Deiana “affinché l'impegno di una rete estesa di collaborazione possa continuare a disseminare la cultura della legalità”.

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