La violenza nelle relazioni secondo prospettive giuridiche, psicologiche e sociali: a Catanzaro l'incontro di "Area democrazia per la giustizia"

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  26 novembre 2025 12:11

Il tema della violenza nelle relazioni intime affrontato da prospettive diverse, giuridiche, psicologiche e sociali. E’ stato l’obiettivo dell’incontro organizzato da Area democrazia per la giustizia con il patrocinio dell’Asp di Catanzaro in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’iniziativa che si è tenuta nell’aula magna della Corte d’Appello di Catanzaro ha avuto come relatori Valentina Pirrò dirigente psicologa del consultorio familiare di Soverato; Graziella Viscomi sostituto procuratore assegnata da 4 anni ai reati contro le fasce deboli e componente del coordinamento nazionale di Area dg; il vice ispettore Vincenzo Varano in servizio nel commissariato di Catanzaro Lido e referente per i codici rossi; Rossella Marzullo docente di Pedagogia generale e sociale all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e autrice del libro “Abissi e disarmonie”.

Gli interventi, moderati dal giornalista di Gazzetta del Sud Gaetano Mazzuca, sono stati aperti dal commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro Antonio Battistini che ha voluto evidenziare l’alto livello di professionalità raggiunto dalle equipe socio-psico-pedagogiche dell’azienda sanitaria tanto da poter ambire a gestire la formazione degli operatori di altri territori. E’ stata la dottoressa Pirrò a spiegare la genesi delle dinamiche relazionali disfunzionali, analizzando il contesto familiare, sociale e culturale. Ha rimarcato la centralità dei primi tre anni di vita nella formazione dei figli, stigmatizzando l’assenza di ruoli nella famiglia contemporanea che tende ad annullare il conflitto. La pm Viscomi ha invece raccontato la sua esperienza sul campo sottolineando che “nessuno è immune, la violenza di genere colpisce tutte, magistrate, psicologhe, farmaciste”. Ha aggiunto che dal punto di vista della repressione dei reati sono stati fatti passi in avanti ma “occorre concentrarsi sulla fase precedente, auspicherei maggiori investimenti sui servizi sociali”. 

L’ispettore Varano ha affermato quanto importanti siano le misure di prevenzione, con l’ammonimento emesso dal questore si riescono a “chiudere” circa l’80% dei casi. Ha chiesto “più collaborazione da parte dei cittadini, quando una persona è a conoscenza di situazioni di pericolo deve dircelo, deve denunciare. Lo può fare anche attraverso l’app Youpol”. Infine la professoressa Marzullo che in passato ha ricoperto l’incarico di giudice onorario del tribunale dei minori di Catanzaro e collabora al protocollo “Liberi di scegliere”, il progetto che offre sostegno e protezione ai minori e alle donne che vogliono allontanarsi da contesti criminali. Incapacità di alfabetizzare le emozioni, assenza di astrazione e compassione, perdita del vocabolario le cause di “relazioni malate”. Per la professoressa è necessario “rivedere i dispositivi educativi”.


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