di GAETANO MARCO GIAIMO
"In Italia e nel governo Meloni non c'è spazio per un altro decreto svuotacarceri". Ha iniziato così il proprio intervento per la stampa il Sottosegretario alla Giustizia on. Andrea Delmastro Delle Vedove, oggi in visita alla Casa Circondariale di Catanzaro per incontrare gli agenti della Polizia Penitenziaria e i dirigenti dell'istituto, come tappa del suo giro per le carceri italiane per ascoltare le problematiche degli agenti, osservare le carenze strutturali e di personale e portare le risposte del governo ai diversi quesiti e alle criticità messe in evidenza dal suo uditorio. Accompagnato da un altro esponente di governo, la catanzarese on. Wanda Ferro, sottosegretario al Ministero degli Interni, Delmastro si è intrattenuto in un lungo colloquio con agenti e personale della Casa Circondariale, esponendo il suo punto di vista e rispondendo alle loro domande per quasi tre ore.
"Cinquant'anni fa c'era il sovraffollamento carcerario, abbiamo sperimentato solo sinistre svuota carceri e persino mio figlio di undici anni ha capito che le ricette del passato sono sbagliate e non le ripercorreremo" ha sottolineato Delmastro, "Faremo un piano carceri come abbiamo già finanziato: 750 milioni per avere un carcere molto più umano, con spazi detentivi più adeguati ma mai più svuotacarceri". Riguardo le criticità strutturali del carcere di Catanzaro: "Stamattina ci sono state segnalate le difficoltà legate agli aiuti psichiatrici, la cui risposta dev'essere data congiuntamente con le regioni, oltre a quelle di carenze d'organico: tutte le sigle sindacali hanno convenuto agli sforzi titanici per le assunzioni messe in campo dal governo, oltre 10700 assunzioni già finanziate dopo due anni e mezzo di governo. Se fosse stato fatto così anche da chi mi ha preceduto, oggi parleremmo di sovraffollamento di Polizia Penitenziaria e non di detenuti. Lo stato non arretra più in termini di sicurezza".
Dopo aver elencato i numeri del proprio operato, Delmastro si è espresso sul sovraffollamento: "A primavera 2026 si inizieranno a vedere i risultati del piano carceri, con il quale recupereremo 10000 posti detentivi che mancano da cinquant'anni a questa parte. Stiamo attenzionando anche lo stato delle mense a disposizione di detenuti e Polizia in Calabria, non ci possono essere margini per agi superiori al dovuto che si traducono in scarsa qualità, se non in peggio". È giunto poi il momento di parlare del carcere di Catanzaro: "Anche qui sono previsti interventi strutturali, oggi però abbiamo parlato della chiusura del 185° corso perché il problema più evidenziato è quello della carenza di organico, che potrà essere parzialmente risolto con le assegnazioni che verranno fatte a questo distretto dopo il corso. Stiamo cercando di porre rimedio con ciclopiche assunzioni e anche riducendo la durata del corso di formazione a quattro mesi, per riuscire a organizzarne di più durante l'anno".
La visita è stata accolta positivamente dal personale e dagli agenti, che hanno dimostrato partecipazione attiva all'iniziativa e hanno potuto così fare presente le proprie problematiche a chi, con manovre importanti e numeri alla mano, può provare a risolverle.
Questa tappa ha fatto seguito a quella di martedì 19 agosto, in cui il Sottosegretario aveva visitato, nella nostra regione, il carcere di Laureana di Borrello.
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