L’Acquario della Magna Graecia, Costa: “Un progetto di rinascita per Catanzaro e il suo mare”

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  18 gennaio 2025 18:56

“Era il 2019 quando l’amministrazione Abramo, con ilVicesindaco Ivan Cardamone, ottenne l’assegnazione a titolo gratuito di un sommergibile da parte dello Stato Maggiore della Marina Militare per realizzare a Catanzaro il Museo del Mare. Un’idea ambiziosa che avrebbe potuto generare un nuovo indotto turistico e rappresentare un importante attrattore culturale. Come al solito, cambiando le amministrazioni, questo bellissimo progetto, come tanti altri, è finito nel dimenticatoio e, nelfrattempo, a Reggio Calabria si avviano i lavori, grazie ai fondi del Pnrr, per la creazione del Museo del Mediterraneo progettato dall’archistar angloirachenaZaha Hadid che, probabilmente, saranno completati entro il 2028.

Per evitare inutili gemmazioni, come i corsi di studio delle nostre lungimiranti università calabresi, il circolo Mediterraneo di Fratelli d’Italia propone di riprendere l’idea utilizzando il sommergibile ed al suo fianco costruire l’acquario della Magna Graecia, tenuto conto che l’originaria sede di quello della vicina Soverato è stata destinata a polo sanitario. Il Capoluogo di regione deve necessariamente trainare lo sviluppo, economico, sociale, culturale e turistico dell’area centrale della Calabria, per la sua storia, per la sua tradizione e per la sua posizione strategica. Catanzaro può e deve diventare punto di riferimento turistico, ovviamente creando rete con le altre realtà territoriali, facilmente raggiungibili dal Capoluogo. Le nostre bellissime montagne, i nostri borghi, Scolacium, il nostro bellissimo mare possono rivivere solamente se Catanzaro inizia realmente ad abbracciare tutte le comunità a lei vicine. Non dovrebbe essere solo uno spot, ma qui realmente tutto potrebbe incontrarsi.

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Ed allora, immaginate di percorrere le strette vie delquartiere marinaro, dove l'odore del mare mescola la salsedine con la storia di un tempo che non è mai davvero scomparso, ma continua a pulsare nelle fondamenta di case e vicoli. In questo cuore pulsante della Città, dove la tradizione si intreccia con l’onda del presente, la realizzazione dell’acquario della Magna Graecia potrebbe rappresentare non solo una sfida architettonica e scientifica, ma anche un atto di coraggio e di amore per il proprio territorio.

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Un acquario immerso nella bellezza di un paesaggio, che affonda le radici in una cultura millenaria, non sarebbe solo una costruzione di vetrate e cemento, ma un faro di luce e speranza che richiama l’attenzione, non solo degli appassionati di biologia marina, ma anche di chi sogna una rinascita del quartiere marinaro, da sempre custode delle tradizioni del mare e della vita che esso sostiene. La creazione della struttura potrebbe rappresentare una riscoperta di quei valori antichi che hanno sempre legato l'uomo al mare, ma anche una spinta verso il futuro, con una nuova economia sostenibile e una visione d'insieme che guardi alla valorizzazione e alla tutela del territorio.

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L’acquario della Magna Graecia non sarebbe solo un luogo in cui ammirare la ricchezza della biodiversità marina presente nelle acque del mitico Jonio, ma anche un’occasione per restituire al quartiere marinaro la sua identità, affinché non venga più visto come uno spazio marginale, ma come un fulcro di creatività, innovazione e sviluppo. Il mare è sempre stato la linfa vitale di ogni civiltà che si affaccia su di esso, e l’acquario diventerebbe il simbolo tangibile di questa connessione indissolubile. Ogni onda che si infrange sulla riva, ogni riflesso di luce sull'acqua salata, racconterebbe storie di scambi, di incontri e di sfide, e il quartiere stesso troverebbe nel mare la sua ragione di rinascita.

Un acquario, dunque, come luogo di scoperta e di riflessione, non solo per i più giovani che in esso vedrebbero un universo nuovo da esplorare, ma anche per chi, ormai adulto, ha bisogno di riscoprire la bellezza e la vitalità di un ambiente che ha sempre avuto il potere di rinnovarsi, come il mare stesso. Un acquario che non solo arricchisce culturalmente il quartiere, ma che ridisegna anche le prospettive economiche, accogliendo turisti, studenti, appassionati e famiglie, creando un flusso di idee e opportunità che vanno ben oltre il semplice svago.

La crescita del quartiere marinaro non può prescindere da un progetto che integri la modernità con il rispetto per il passato, che porti nuova vita nei luoghi dove il mare ha sempre segnato la quotidianità delle persone. L’acquario della Magna Graecia non sarebbe solo un’opera da ammirare, ma un cuore pulsante che batte al ritmo del mare, un simbolo che illumina la strada verso un futuro ricco di bellezza, storia e nuove opportunità”.

                                                                                               Lo scrive in una nota Domenico Costa, Presidente del Circolo “Mediterraneo” di Fratelli d’Italia.                                                

                                                                                                

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