Lagambiente contro il concerto di Jovanotti: "Mette a rischio l'ambiente e le tartarughe"

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La locandina del concerto di Jovanotti
  25 luglio 2019 21:28

ROCCELLA IONICA (REGGIO CALABRIA) - Legambiente Calabria, insieme a Lipu, Altura, StorCal e Caretta Calabria Conservation, ha presentato un esposto "per la tutela della tartaruga marina Caretta caretta e di altre specie protette, presenti sul litorale di Roccella Ionica, messi a rischio dal concerto 'Jova Beach Party', fissato per il 10 agosto".

Lo rende noto la stessa associazione. "Infatti - è scritto in una nota - per l'allestimento degli spazi del concerto c'è il rischio che vengano effettuati lavori dal forte impatto ambientale; il posizionamento di diverse installazioni invasive per il territorio costiero metterebbe a rischio specie protette come la Caretta caretta. L'esposto è stato presentato al Comune di Roccella Ionica, al Prefetto di Reggio Calabria, alla Regione Calabria - Dipartimento ambiente e territorio, alla Sovrintendenza al Paesaggio della Calabria, al comando Regionale Carabinieri Forestali Reggio Calabria, alla Procura della Repubblica di Locri, al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e alla Commissione Europea".

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Le associazioni, nella nota, ricordano "che proprio la Calabria viene ormai considerata principale area di riproduzione italiana di Caretta caretta, accogliendo annualmente tra il 60 e l'80% dei nidi deposti in tutta Italia, isole comprese. Il maggior numero di nidiate (da 20 a 40 circa) viene rinvenuto sul versante ionico reggino, lungo un tratto di costa pressoché coincidente con la rinomata 'Costa dei Gelsomini' compresa tra Punta Stilo (comune di Monasterace) e Capo San Giovanni (comune di Bova Marina). Ragione per cui ancora di più bisogna fare attenzione a non mettere a rischio la specie. È recente la scoperta di tre nidi di Caretta caretta che, sommati a quelli della scorsa settimana, portano a quota 19 il numero di deposizioni sulla costa reggina indice che il luogo scelto per il concerto è fortemente vocato alla presenza della specie protetta, quindi un uso improprio dei luoghi metterebbe a repentaglio la nidificazione".

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