L’appello dell’Osservatorio: “Catanzaro dimentica i suoi animali, serve un gattile comunale”

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  10 settembre 2025 15:04

"Ancora nel 2025, Catanzaro, capoluogo di Regione, è l’unica città della Calabria a non essere dotata di un AMBULATORIO VETERINARIO e di un GATTILE COMUNALE. Chi sono i responsabili di questa gravissima negligenza?". A scriverlo è l'Osservatorio Permanente per l’Ambiente e il Territorio.

"Da quando ci siamo costituiti, siamo stati letteralmente sommersi da centinaia di segnalazioni e richieste di aiuto di cittadini, privati, volontari esperti e anche alle prime armi, che ci chiedevano ogni sorta di consiglio e sostegno per la gestione dei tanti, troppi animali randagi presenti nel territorio del nostro capoluogo. E sia chiaro, questo articolo non nasce in risposta ad alcuni proclami e denunce sulla presunta incontenibile “pericolosità” di questi animali che sono docili e abituati alla presenza umana, ma nasce perché non è più ammissibile che i nostri amministratori fingano di non volere occuparsi di una questione ormai non più ignorabile. Il canile comunale è chiuso per cause di ristrutturazione (pare…) da mesi e i disagi sono sotto gli occhi di tutti. Per quale motivo Catanzaro non può dotarsi di strutture veterinarie PUBBLICHE, che garantiscano anche una turnazione notturna (per le emergenze)? I molti amorevoli volontari, le associazioni, i semplici cittadini che impietositi dal completo abbandono della situazione delle colonie feline incontrollate e dei branchi vaganti di cani se dovessero incorrere in un’emergenza, hanno come prima struttura veterinaria pubblica più vicina quella di AMANTEA. Il comune di Catanzaro e i suoi amministratori, che sembrano essere così celeri nell’esigere tasse comunali e nel promanare propaganda attraverso il calcio, risultano essere del tutto INADEMPIENTI in riferimento alla Legge regionale 03 ottobre 2023, n. 45 “Promozione del benessere degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo. (BURC n. 218 del 05 ottobre 2023) che dice:  “ I Comuni già dotati di regolamento lo adeguano ai criteri stabiliti dalla presente legge attraverso (…) b) la eventuale apertura di oasi canine o stalli temporanei regolarmente autorizzati dall’azienda sanitaria provinciale; c) la identificazione e registrazione in anagrafe canina, tramite i servizi veterinari delle aziende sanitarie provinciali (ASP), dei cani rinvenuti sul territorio e di quelli ospitati nei canili rifugio e nelle strutture di ricovero convenzionate; d) l’assegnazione, ai propri corpi di polizia locale e alle guardie zoofile prefettizie, previo accordo, di almeno un dispositivo di lettura di microchip ISO-compatibile; e) l’attuazione di piani di controllo delle nascite di cani e di gatti….d) provvedono all’apertura di un ufficio per i diritti degli animali (UDA) attraverso la nomina di un referente in materia di prevenzione e lotta al randagismo ed alla realizzazione di una pagina web sul portale del Comune, con l’elencazione di tutti i cani da dare in adozione, che preveda la pubblicazione di tutti gli animali vaganti rinvenuti sul territorio al fine di favorire il ritrovamento da parte di eventuali proprietari e di facilitare affidi e adozione…” Nemmeno uno di questi punti è stato onorato dall’amministrazione comunale di Catanzaro. Ricordiamo inoltre che i gatti liberi, siano essi singoli o organizzati in colonie, sono quasi sempre sotto la responsabilità del Comune, nella persona del Sindaco in carica, così come avviene anche per i cani randagi. Per la normativa civilistica italiana, infatti, cani e gatti sono considerati ancora beni mobili, e in quanto tali ricadono sotto la responsabilità o nella proprietà di persone ed enti “Legge 281 del 1991”…Attuare questa legge regionale e finalmente adeguare la città di Catanzaro agli standards di civiltà, umanità e tutela dei nostri fratelli a quattro zampe, sarebbe anche un ottimo segnale per scongiurare i molti episodi di avvelenamento ad opera di privati, che ricadono nel reato di zoosadismo…Ma chi è responsabile di queste morti davvero? Il privato esasperato e impotente dalla presenza di animali che non sa gestire o l’amministrazione comunale che avrebbe leggi e mezzi, ma che non agisce per motivi oscuri? Registriamo anche, inoltre, la tragica e disperata presenza di moltissimi privati, che accolgono nelle loro dimore, cani e gatti, senza alcun tipo di discrimine, controllo e attenzione igienico-sanitaria, pur di offrire loro una qualsivoglia protezione dalla “strada”. Questi privati che agiscono per supplire a una così grossolana carenza istituzionale, incorrono in vere e proprie emergenze sanitarie a loro volta e i servizi sociali hanno registrato parecchie situazione del genere nel capoluogo(come ci risulta da molte segnalazioni…) Gli ultimi degli ultimi non arrivano da luoghi esotici, non fanno parte di rivendicazioni politiche, non scappano da guerre e non ci chiedono niente. Li abbiamo davanti agli occhi ogni giorno, non chiedono nulla , ma si limitano a ricordarci di esistere. 

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Dovrebbe essere premura di amministratori lucidi e lungimiranti, occuparsi di loro per evitare che possano incorrere in ogni sorta di violenza e sopruso e sarebbe anche ora che si comprendesse, quanto occuparsi degli animali e dell’ambiente possa diventare una risorsa occupazionale con delle ricadute positive e utili alla collettività…

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O forse il Comune di Catanzaro, non avendo mai neanche lontanamente prospettato la creazione di un AMBULATORIO VETERINARIO E UN GATTILE COMUNALE, preferisce non intralciare i lucrosi affari dei molti professionisti e delle molte cliniche private del capoluogo?  Adesso non è più tempo l’indifferenza.

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QUI LA PETIZIONE : https://chng.it/db5KCJWjTD

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