L'assessore Minenna all'evento per giovani imprenditori: “Bisogna ridare fiducia a questo territorio”

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  14 maggio 2025 15:33

di MARCO VALLONE

Si è tenuta questa mattina, presso l'Università Magna Graecia di Catanzaro, la seconda tappa della seconda edizione di “Mentoring ed Educazione Finanziaria” per i giovani imprenditori, progetto organizzato dall'Associazione “Fatto in Calabria” (presieduta da Katia Oliva) in collaborazione con l'ateneo catanzarese, che ha ospitato l'evento. La prima tappa dell'iniziativa si è tenuta nello scorso mese presso le aule di economia politica dell'Unical.

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A margine dell'incontro, La Nuova Calabria ha raccolto alcune dichiarazioni dell'assessore all'economia e alle finanze della Regione Calabria, Marcello Minenna, ospite dell'evento. In particolare, visto il tema dell'iniziativa, si è richiesto all'assessore se per i giovani imprenditori calabresi sia facile e conveniente decidere di investire in Calabria: “Una serie di progettualità sono state sviluppate in questi ultimi anni – ha rilevato Minenna – proprio per dare delle nuove occasioni e delle nuove opportunità: penso ai bandi per la ricerca o anche ai bandi per la piccola imprenditoria e le attrezzature. Tutta una serie di iniziative funzionali a rilanciare le attività, le opere pubbliche, l'edilizia anche sanitaria. E' chiaro che sono primi passaggi, certamente necessari, e bisogna ridare fiducia a questo territorio: ha enormi potenzialità, anche per la posizione geografica, tenendo conto che si tratta di un cuneo nel Mediterraneo che opera beneficiando sia dallo stretto di Gibilterra che dal canale di Suez. E' quindi un centro nevralgico della logistica in relazione al quale, visto anche l'iperattivismo del presidente Trump negli ultimi giorni, in cui abbiamo visto che seguire l'Air Force One vuol dire capire quello che sta succedendo nella geopolitica e nella geofinanza globale, io credo che si aprono molte opportunità per questa Regione”.

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A proposito di Donald Trump, si discute molto negli ultimi tempi della politica dei dazi che sta mettendo a punto. I giovani imprenditori calabresi, ma in generale tutti gli imprenditori, possono sentirsi scoraggiati, per esempio, in tema di export? “Innanzitutto si tratta di una politica dei dazi che, come ho avuto modo di dire in altre occasioni – ha evidenziato Marcello Minenna -, è più una minaccia temporanea funzionale a riportare la centralità degli Stati Uniti d'America. Gli Usa hanno capito che la pace, in tutto il mondo, è un'occasione per far fare affari agli Stati Uniti d'America: lì c'è un presidente globalista che usa qualsiasi leva per portare, o tentare di riportare, gli Stati Uniti al centro dell'economia e della finanza internazionale”.

I giovani imprenditori in Calabria si trovano a dover avere a che fare anche con la criminalità organizzata. Come si contrasta? “La criminalità organizzata va contrastata con fermezza – ha sottolineato l'assessore all'economia e alle finanze della Regione Calabria – e con tutti gli strumenti che lo Stato è in grado di mettere a disposizione. Le sinergie istituzionali in questo sono fondamentali e bisogna operare, come dicevano i latini, nec spe nec metu” (né con speranza, né con timore ndr).

L'assessore Minenna, durante l'evento, si è poi soffermato meglio sull'attuale movimentismo politico di Donald Trump negli scenari di politica internazionale. “Quello che si capisce in maniera plastica – ha affermato in un passaggio interessante del suo intervento – è che Trump sta diventando il garante della pace. Addirittura c'è qualcuno che, valorizzando questo suo atteggiamento propositivo, ipotizza il premio Nobel per la pace per Trump. Ma cosa c'è dietro a questo atteggiamento globalista e pacifista di Trump? C'è il fatto che, se non sei in pace e non sei stabile, non si possono fare affari. Non si possono concludere accordi. Non si può riportare gli Stati Uniti al centro di un progetto di sviluppo industriale finanziario globale. E vorrei fosse chiaro che è quello che sta facendo la Cina, che ha avviato in tempi non sospetti per esempio con la via della seta. E continua a farlo in un continente importantissimo come l'Africa, dove gli Stati Uniti hanno favorito un rapporto di pace tra il Congo e il Ruanda, garantendo approvvigionamenti e supporto militare in Congo”.

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