"Le impronte del cuore" che Palma lascia nei piccoli pazienti tra sorrisi e tanto amore

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Palma (al centro) con le colleghe
  29 febbraio 2020 11:58

di TERESA ALOI

 Le hanno salvato la vita e ora è lei a salvare loro.  Con sorrisi, pazienza e tanto, tanto amore.

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Perché è solo così che si lasciano “Le impronte del cuore”. Il progetto, nato circa un anno fa, dedicato ai piccoli pazienti dei tre reparti pediatrici dell’ospedale “Pugliese- Ciaccio” - Pediatria, Chirurgia Pediatrica, Ematoncologia Pediatrica - a breve diverrà un’associazione di volontariato a tutti gli effetti. Perché Palma La Bella, in arte la “dottoressa Trilly” non avrebbe mai potuto “abbandonare" i “suoi" adorati bimbi.

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 Tutto nasce nell'ambito dell'associazione AVE-AMA presieduta da Anna Cristallo, della quale Palma fa parte per poter svolgere opera di volontariato presso il reparto di Psichiatria dell'ospedale cittadino. “Ero convinta di ciò che volevo fare ma nello stesso tempo avevo paura, paura di non essere all'altezza di gestire il tutto – spiega -  d'altronde io ero sempre stata una semplice volontaria. Avevo paura di deludere coloro che avevano riposto in me la propria fiducia, e ora mi ritrovo responsabile di un progetto e a breve presidente di “Le Impronte Del Cuore”.

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L’altra preoccupazione di Palma era “dover iniziare tutto da zero in ogni senso. Non avevo nulla; non avevo letteralmente un euro in cassa, neanche per poter acquistare il materiale che sarebbe servito a distrarre e far passare più velocemente il tempo ai nostri bambini. Le uniche cose che avevamo a disposizione erano la voglia di “dare", di portare sorrisi, umanità, amore a coloro che già da così piccoli si ritrovano a dover lottare per la propria vita”.

Eppure si inizia ugualmente con “il materiale e le cose che avevo in casa o nel mio “famoso" borsone che mi porto sempre dietro nei turni”.  Con ciò che ognuno nel proprio piccolo liberamente si è sentito di acquistare e portare.  Perché quando le cose sono fatte con amore riescono sempre bene e “noi di Amore ne siamo stracolmi”.  

E allora,  “un grazie alla Ludoteca e  all’asilo “L'Albero Azzurro" di  Simona Giampà  e Annalisa Mirante  che ritrovandosi a dover cessare la propria attività hanno donato giochi, libri e materiale vario per la nostra attività coi bimbi. A “ Cilly e Willy Party” di Rosa Cosimo che hanno subito accolto con entusiasmo la mia proposta di addobbare gratuitamente i tre reparti per portare il Natale anche lì. Un grazie a coloro che in quel  periodo hanno frequentato il laboratorio Artistico della parrocchia di Mater Domini dove è stato creato il “villaggio di Babbo Natale” e che poi è stato collocato nell'atrio del reparto di pediatria. Grazie al parroco  don  Mario Spinocchio per la sua grande disponibilità nel mettere subito a disposizione i locali dell'oratorio affinché il tutto si potesse realizzare”.  

E ancora. “Un grazie va a  Pasquale Musca e  Anna Lisa Critelli  che poco prima dell'Epifania hanno allietato con le loro voci e la loro musica i piccoli pazienti dedicando loro e a noi una giornata delle proprie ferie. A Jessica Camporano, la Befana dei “nostri" bimbi”.  E poi grazie “alle mamme dei bimbi della prima sezione della “scuola dell’infanzia Giglio” e alle sorelle Guarna che hanno raccolto e donato del materiale espressivo e di cancelleria  e al gruppo Facebook  “Mamme Catanzaro e Dintorni" che nel periodo natalizio  ha dato il via ad una raccolta fondi  in parte  utilizzata per l’acquisto di un armadio  destinato a porre il materiale, i giochi e varie cose che solitamente utilizziamo coi bambini”.      

Un grazie speciale Palma lo rivolge all'Associazione AVE-AMA che ha accolto e ospitato il progetto “Le Impronte Del Cuore e “al mio braccio destro, Maria Rosaria Brancati,  che fin dall’immediatezza ha creduto in tutto ciò. Ma soprattutto la ringrazio per avermi sempre ascoltata, consigliata,  incoraggiata, spinta a non mollare e ad andare avanti anche nei momenti di sconforto, stanchezza e difficoltà. Senza il suo prezioso aiuto e la sua presenza non ce l'avrei mai fatta”.

E ai “primari dei tre reparti, medici, infermieri, operatori sanitari che ci appoggiano, stimano e apprezzano ciò che facciamo.”

Ma soprattutto il suo grazie speciale è ai bambini, i suoi adorati bambini,  e a quegli angioletti   ai quali sono spuntate le ali troppo presto, che da lassù faranno il tifo per lei. 

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