"Il Comune di Catanzaro sembra avere adottato come colonna sonora del suo modo di agire la storica canzone del duo Simon And Garfunkel dal titolo The Sound of Silence: nessuna ulteriore risposta ancora è pervenuta in merito alle numerose istanze presentate dalla RSU che, per questa ragione, si vede costretta, per la seconda volta a distanza di poco tempo, a ricorrere alla stampa per denunciare pubblicamente questo atteggiamento.
Per una Amministrazione sedicente progressista ignorare le istanze dei lavoratori rappresenta una clamorosa contraddizione in termini. O, per dirla con una battuta, di sinistro in questa sgradevole vicenda c’è solo il silenzio e non è più ammissibile che chi deve dare risposte continui con questo “non vedo, non sento, non parlo” e si barrichi nelle stanze dei bottoni coperto da una oscura aura di autoreferenzialità.
Questo tombale silenzio gira intorno ai soliti scomodi argomenti. Della rotazione del personale, questione sollevata a suo tempo anche da un consigliere comunale, non si hanno notizie con il significativo risultato che al Comune di Catanzaro non viene applicata la normativa anticorruzione. Molti uffici sono allo sbando o allo stremo e sono retti da un numero di dipendenti ridicolo rispetto al fabbisogno. Per la trasformazione a tempo pieno dei dipendenti part-time sono stati previsti tempi biblici (entro luglio 2025) se si considera questa situazione di sofferenza diffusa. Così come nessun segno di vita, con l’eccezione della previsione di assunzione di una unità a seguito di pensionamento, risulta pervenuto in merito allo scorrimento della graduatoria del personale della Polizia Locale oggetto di specifica richiesta.
Come se non bastasse nella proposta di approvazione del PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) si legge a chiare lettere che i trasferimenti in uscita (mobilità) continuano a essere bloccati per tutte le figure professionali (non dirigenti) attraverso una motivazione in palese contraddizione con le norme vigenti e in materia di infungibilità.
Certamente quest’ultima questione necessita di approfondimento perché vi sono numerose sfumature (di grigio) poco comprensibili: nella citata proposta di PIAO, il blocco della mobilità parrebbe non riguardare i dirigenti (altra categoria in oggettiva sofferenza) ed essere riservato esclusivamente alla totalità dei dipendenti (a prescindere dalla famiglia professionale e dal profilo) i quali, con l’occasione, sembrerebbero essere stati individuati tutti come figure infungibili. In altri termini, perché inibire la mobilità in uscita al personale e mantenerla per la dirigenza? In questo senso, non si capisce il diverso trattamento posto che, molto spesso, in ossequio a una consolidata prassi catanzarese, si fa largo uso degli incarichi ad interim che durano momentaneamente dalla notte dei tempi mentre, per definizione, tali nomine dovrebbero essere uno strumento temporaneo finalizzato a superare una specifica emergenza.
A coronamento di siffatto quadretto, ai dipendenti non è stata pagata nemmeno la produttività del 2023 (si, del 2023!): magari le procedure di valutazione si sono disperse in guerra presumibilmente cadute sul campo di battaglia sotto i micidiali colpi del gelido inverno russo (come avvenne per tanti Alpini dell’ARMIR durante la Seconda Guerra Mondiale).
Per queste ragioni, prima di procedere con l’ennesima richiesta (che comunque sarà inviata nei prossimi giorni), l’intendimento della RSU è quello di chiamare in causa pubblicamente il Sindaco Nicola Fiorita (anche nella sua veste di Assessore al Personale) e tutta la Giunta, il Presidente del Consiglio Comunale Gianmichele Bosco, il Segretario Generale Vincenzina Sica e il Dirigente del Settore Personale e Organizzazione Antonino Ferraiolo.
Eppure dove si vuole il tempo si trova: chissà se fra un sermone domenicale e l’altro prima o poi ci sarà spazio per prendere posizione o per proferire parola sulle questioni sollevate e soprattutto sulla disastrosa situazione dei dipendenti comunali.
Il Comune è pieno di lavoratori scontenti come risulta anche dai risultati impietosi del questionario sul benessere organizzativo e ciò che è peggio è che nonostante tutto è come se i dipendenti non meritassero uno straccio di riscontro.
L’auspicio di questo secondo comunicato stampa (che segue a quello dello scorso 13 dicembre) è quello di avere la dovuta sacrosanta considerazione da parte dei vertici del Comune, altrimenti vorrà dire che questa Amministrazione ha reso nuovamente valide, dopo circa 150 anni, le parole di Karl Marx che diceva che “i fenomeni storici accadono sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa”.
Così, in una nota, la RSU del Comune di Catanzaro.
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