L'emergenza. Il "Comitato Contenimento del Cinghiale e Difesa del Territorio” a prefetti e Procure: "A rischio aziende agricole e salute umana"

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Cinghiali incontrollati
  28 aprile 2020 10:32

di MASSIMO PINNA

Se a Catanzaro si ritrovano ormai nei centri abitati, nel Vibonese sono soprattutto gli agricoltori a subirne il nefasto passaggio che distrugge interi raccolti.

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La problematica ambientale legata al numero abnorme ed incontrollato dei cinghiali è da tempo una vera emergenza civile, sanitaria, economica ed ambientale, senza soluzione di continuità ormai da diversi anni. Appelli, interventi, mobilitazioni, ma ad oggi nessun intervento vero sul territorio.

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E gli ungulati straripano nelle strade e nelle campagne calabresi producendo danni enormi. Il Comitato “Contenimento del Cinghiale e Difesa del Territorio”, guidato a livello regionale da Eugenio Fristachi, ha posto ripetutamente la questione agli enti competenti. Ed oggi si rivolge nuovamente, ai prefetti di Catanzaro e Vibo Valentia e alle procure della Repubblica dei due capoluoghi di provincia.

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Il Comitato chiede un incontro urgente, al fine di “predisporre una strategia di intervento immediato per tutelare gli allevatori ed gli agricoltori calabresi che continuano - afferma - a subire danni immensi a causa dei cinghiali, e che in alcuni casi rischiano – commenta - la chiusura”. Non solo danni economici ingenti, infatti. Ma anche un pericolo grave per la salute umana, visto e considerato che, “i cinghiali sono portatori di tubercolosi bovis, un’infezione in grado di provocare danni ingenti – denuncia- alla zootecnia e che è trasmissibile all’uomo”.

Infine, e non per ultimo, Fristachi e il “Comitato per il Contenimento del Cinghiale e Difesa del Territorio” si rivolge nuovamente all’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, per “affrontare insieme questo vero e proprio pericolo pubblico, un dramma per l’economia e la salute dei calabresi”.

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