Leonardo Frigo, il 27enne italiano che a Londra dipinge la Divina Commedia sui violini (VIDEO e FOTO)

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images Leonardo Frigo, il 27enne italiano che a Londra dipinge la Divina Commedia sui violini (VIDEO e FOTO)
Leonardo Frigo
  12 gennaio 2020 17:13

di PAOLO CRISTOFARO

Si parla ormai sempre più spesso - soprattutto nei discorsi di propaganda politica - di giovani italiani, del loro futuro, del loro contributo alla società e alla cultura. E forse troppo spesso vengono descritti come rassegnati, privi di intraprendenza, sempre troppo giovani per fare qualcosa e poi, tempo dopo, troppo grandi poter avere spazio. Ma conosciamo le nostre risorse? Chi sono i giovani italiani davvero e cosa fanno? Ne abbiamo trovato uno, classe 1993, nato ad Asiago (Vicenza) che vive e lavora a Londra da alcuni anni. Di intraprendenza e di passione lui ne ha tanta.

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Si chiama Leonardo Frigo e dipinge con penne stilografiche e inchiostro, sui violini, i canti della Divina Commedia di Dante. Ha studiato all'Università Internazionale dell'Arte (UIA) di Venezia, partecipando ad alcuni progetti di restauro per la cattedrale francese di Notre Dame di Chartres. A Londra, dove vive, il suo lavoro con i violini è stato presentato al Royal Institute of Great Britain e a Piccadilly, da Harrods, all'evento "Bond Street Awards". Il suo account Instagram ha  oltre 100mila followers. Ha deciso di raccontare la sua storia a "La Nuova Calabria".

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Leonardo, tu in pratica, con la tua arte, racconti l'Italia nel mondo. Perché farlo sui violini e perché proprio la Divina Commedia? Da dove sei partito?

Da piccolo mia madre mi leggeva la Divina Commedia. Mia nonna è un'artista. Sono sempre stato incoraggiato a seguire la mia passione e ho sempre vissuto a contatto con l'arte. L'Inferno di Dante mi ha sempre affascinato, ho sempre cercato, sin da piccolo, di immaginare le scene, i racconti, le immagini descritte dal sommo poeta. Poi, per qualche anno, ho suonato il violino. Tutto è nato dall'unione tra arte e musica. Oggi non lo suono più sistematicamente, ma quando faccio i miei lavori, nel laboratorio, ascolto sempre la musica, soprattutto quella classica; mi è di grande ispirazione. Così dopo aver studiato a Venezia ed essermi laureato, sono stato in Francia, poi a Londra. Ho trovato a Londra la realtà giusta per raccontare queste passioni, trovando grande attenzione non soltanto per l'arte e per gli strumenti musicali, ma per l'Italia, per la nostra cultura e per la nostra letteratura. Soprattutto l'Inferno, della Divina Commedia dantesca, è molto conosciuto all'estero, anche per romanzi, film e per il libro di Dan Brown, ad esempio.

Dove fai questi lavori? E come guadagni da vivere? 

A Londra lavoro nel laboratorio "Bellerby Globe Makers". Facciamo mappamondi a mano. E' sempre un impiego nell'ambito della mia passione artistica. Si tratta chiaramente di lavori di un certo livello, per richieste di singoli acquirenti. Sono mappamondi molto pregiati, di lunga lavorazione. All'interno del laboratorio, comunque, ho un mio spazio dove porto avanti il progetto dei violini. Appena sono arrivato da "Bellerby" eravamo 5 a lavorarci, ora siamo 22. Ho programmato di realizzare tanti violini quanto i canti dell'Inferno, perché nel 2021 ricorrerà il 700° anniversario dalla morte di Dante Alighieri e sto programmando di portare in giro la mostra con i lavori. So  già che esporrò ad Asiago, la mia città d'origine, dato che il Comune si è già reso disponibile offrendomi i locali di un museo. Conto di spostarmi molto in Italia. Per ora sono a più della metà del lavoro. Ho dipinto anche un violoncello, di grandi dimensioni. Sarà il primo pezzo dell'esposizione, sul quale è incisa la biografia di Dante e sul retro l'intera struttura figurativa dell'Inferno. Sono in contatto con la Società Dante Alighieri per promuovere questi lavori, vedremo come accordarci.

Vendi anche alcuni violini? Quanto costano? Hai mostrato i tuoi lavori a Londra?

Sì, vendo alcuni miei lavori, come anche i mappamondi e altre opere realizzate con la stessa tecnica. In media un violino così - impiego anche più di 200 ore per realizzare incisioni e dipingere - circa 6500 euro. Un privato mi ha portato un violino che, senza disegni, valeva già 12.000 euro, chiedendomi di realizzarci sopra un mio lavoro. Ho fatto anche uno skateboard per Tony Hawk, tra i più famosi skaters al mondo. Serviva per un'asta di beneficenza. A Londra ho esposto al Royal Institute of Great Britain e poi sono stato invitato da Harrods, ai famosi magazzini, per esporre alcuni miei lavori, per fare una dimostrazione e per raccontare il progetto su Dante. Conto di esporre ancora altrove e di pubblicizzare di più il lavoro. Fin'ora mi sono impegnato per portare a compimento il progetto per il 2021, ma ora inizio anche a pensare alla promozione. Realizzerò anche una moneta per Dante e stiamo pensando ad un'app proprio in funzione delle esposizioni per il 2021. Non ho finanziamenti di alcun tipo al momento. Quello che guadagno lo investo nuovamente per realizzare nuove cose.

C'è qualche raffigurazione, racconto o immagine che più ti affascina della Commedia dantesca? 

Amo il tema e l'immagine della Fortuna. Nell'iconografia è notoriamente descritta come una dea bendata. E' qualcosa di sfuggente. E' come una luna. Può essere crescente e portare a grandi cose o calante, secondo la casualità degli eventi. L'immagine femminile della dea bendata mi affascina molto. Ho anche realizzato 7 violini dedicati ai 7 vizi capitali. Anche il tema del peccato mi stuzzica la fantasia. Ma, senza dubbio, il tema del viaggio è uno tra i miei preferiti. La Divina Commedia non è solo letteratura e poesia, è un insieme di lingue, di conoscenze geografiche, di cultura, di riferimento storici e mitologici.

La domanda può sembrare scontata, ma la risposta incuriosisce. Torneresti in Italia ora? Ti manca? 

L'Italia ovviamente mi manca. Mi mancano gli amici, il divertimento con loro, la mia terra. A dire il vero ci torno saltuariamente molto spesso e forse me la godo più di prima. Ogni volta che scendo in Italia non rimango solo ad Asiago. Mi sposto in varie città e cerco di scoprire tutto quello che mi manca, ti cercare nuove idee, di studiare l'arte e le immagini. Non escludo di tornarci. Al momento non credo, ma progetto di rientrare tra qualche anno, se tutto va bene. Intanto nel 2021 sarò spessissimo in Italia, in giro con i miei violini, per il 700° anniversario dalla morte di Dante. Sarà una bella avventura. 

A fine intervista, Leonardo, ha deciso di mandare, a "La Nuova Calabria", una foto di un suo violino in particolare, la cui immagine è ispirata al Canto VII dell'Inferno: al centro lo Stretto di Messina.

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