Lettera a Tito, news dalla Calabria Prima Italia e gemellaggio biblioteche di Davoli e Corfinio

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images Lettera a Tito, news dalla Calabria Prima Italia e gemellaggio biblioteche di Davoli e Corfinio

  28 aprile 2025 10:01

di DOMENICO LANCIANO

Caro Tito, il 25 aprile 2025 ricorrono gli 80 anni della conclusione (pure in Italia) della seconda guerra mondiale (1945) e, quindi, della cosiddetta RESISTENZA o guerra di liberazione o anche guerra civile tra italiani partigiani (di ogni colore politico e indirizzo culturale) e italiani rimasti fascisti pure dopo il 25 luglio 1943 (dimissioni di Mussolini) molti dei quali confluiti (volenti o nolenti) nella Repubblica Sociale Italiana di Salò. La strana Commemorazione che ha avuto luogo ieri al Parlamento Italiano (Senato: https://www.youtube.com/watch?v=dyTR8dav1KM) e il silenziatore “sobrio” imposto dal Governo alla solenne ricorrenza del 25 aprile 2025 (con la scusa del inusitato ed esagerato lungo lutto per la morte di Papa Francesco) hanno purtroppo ribadito le distanze tra gli eredi dei due fronti che si sono combattuti tra luglio 1943 e aprile 1945. L’Italia è quindi ancora parecchio lontana da una vera ed effettiva PACIFICAZIONE o RICONCILIAZIONE, che è bene avvenga prima possibile, altrimenti una Nazione divisa produce soltanto cose tendenti al nefasto.

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Ciò è aggravato pure dal fatto che non si è raggiunta ancora (dopo ben 164 anni) una PACIFICAZIONE o RICONCILIAZIONE e un conseguente ragionevole, elementare ed ovvio RIEQUILBRIO tra Nord e Sud dell’Italia … un’Italia rimasta inquieta dopo la troppo insanguinata malaunità istituzionale del 1861. Anzi, la situazione sta peggiorando ancora di più, poiché il Sud si sta spopolando paurosamente e, in particolare, e viene svuotato specialmente di giovani, cosicché la silenziosa predazione del Meridione italiano (da parte del Centro-Nord, specialmente padano) persiste indisturbata e sta arrivando già ad un livello di non-ritorno mentre, paradossalmente, vengono saccheggiati gli stessi territori del Centro-Nord periferico (specialmente collinare e montano). Una cosa indegna che mina l’unità nazionale e la coesione sociale. Ed è questa la foto dell’Italia al 25 aprile 2025. Una Italia fortemente divisa dove chi più può arraffare, in ogni modo, arraffa a scapito del resto della nazione, specialmente dei più deboli … deboli, ultimi, periferici ed emarginati, tanto cari a Papa Francesco e anche a me, come ho dimostrato nei due ultimi volumi (sesto e settimo) del “Libro-Monumento per i miei Genitori” (stampati a maggio 2007) ed entrambi dedicati ai MIEI VIP … gli stessi VIP, più o meno, di Bergoglio e di quei tanti che bramano un mondo di giustizia, solidarietà e Amore.

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Per significare il 25 aprile di questo anno 2025 (come FESTA DELLA LIBERAZIONE e ottantesimo, appunto, dalla fine della guerra) ho scelto questa immagine web di un bambino ed una bambina, proprio per rimarcare la determinante importanza delle nuove generazioni nel processo di riconciliazione nazionale sia unitaria che politico-culturale. Altrimenti l‘Italia sarà preda (come nei secoli precedenti) di rapaci conquiste esterne di carattere imperiale e/o imperialistico. Questi che viviamo sono tempi assai delicati e rischiosi (pure per storici e inattesi tradimenti) e l’Italia non si può permettere di affrontarli disunita e divisa, sia dentro che fuori il Governo. In tale contesto, le giovani generazioni sanno poco o niente della RESISTENZA e problematiche collegate, così come della malaunità del 1861. Pure la mia generazione è stata sbobbata da Partiti, Scuola ed altre Istituzioni nella informazione/formazione storica degli avvenimenti che oggi celebriamo, purtroppo soltanto formalmente e quasi esclusivamente con gli addetti ai lavori. Ne parlavo per telefono proprio oggi (alle ore 16.02 per 27 minuti e 10 secondi) con l’amico Gaetano Drosi di Davoli (CZ). Formare/informare le nuove generazioni è urgente e prioritario pure per la coesione nazionale ed europea!

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La prova che la Scuola (pure universitaria), le altre Istituzioni (Governo e Quirinale compresi) e gli stessi Partiti (tutti Organi dello Stato ripetutamente allertati con ogni mezzo fin dall’aprile 1982) non mostrano alcun interesse a galvanizzare o almeno a informare sufficientemente i giovani e gli altri cittadini sui valori costitutivi dello Stato e della nostra Cultura nazionale … è data dal fatto che cerco di diffondere e valorizzare il NOME ITALIA (nato in Calabria 3500 anni fa circa) così come Reggio Emilia riesce a valorizzare ogni anno (con gli apparati delle Istituzioni) l’essere città del tricolore dal lontano 07 gennaio1797. A conclusione di questa Premessa, mi chiedo A CHI GIOVA AVERE UNA ITALIA DIVISA, MA ANCHE UNA EUROPA DIVISA ???….

A PROPOSITO DEL NOME ITALIA

La Ottantesima ricorrenza del 25 aprile di questo anno 2025 (in cui il nome ITALIA ricorre più spesso nelle manifestazioni pubbliche, istituzionali o spontanee) è una preziosa occasione per ribadire l’importanza di valorizzare il nome ITALIA anche dedicando un’apposita FESTA o GIORNATA dentro e fuori i confini nazionali (poiché non bisogna dimenticare che c’è un’altra piccola e grande Italia disseminata per il mondo). La mia Associazione culturale informale CALABRIA PRIMA ITALIA la farà comunque, celebrando la terza edizione sabato 21 giugno 2025, nel solstizio dell’estate. Assegnando due distinti premi CALABRIA PRIMA ITALIA e NOME ITALIA. Sperando che, prima o poi, se ne accorgano le Istituzioni locali e dello Stato e aderiscano come da invito ripetuto in tutti questi anni dal 1982, quando (nel depliant della Pro Loco di Badolato) ho evidenziato che il nome ITALIA era nato in Calabria oltre tre millenni fa (come attesta la foto dell’allegata pagina).

Mi appare sconcertante come dal 1982 l’idea del nome ITALIA (nato in Calabria) non abbia interessato quasi nessuno, nonostante appelli pubblici e lettere aperte (sui giornali) a tutte le Istituzioni nazionali, regionali, provinciali e locali. Non c’è alcun ascolto istituzionale!… Soltanto in questo ultimo decennio pare che si muova qualcosa, a furia di scriverne e di parlarne pure sui media locali e di fare qualche manifestazione pubblica con i miei risibili mezzi economici ed organizzativi. Infatti, ho notato che, più recentemente, si parla e si scrive sempre più frequentemente dell’origine del nome Italia nato in Calabria, sia come nome che come entità politica (grazie alle leggi di Re Italo e i suoi sissizi diffusi in tutto il Mediterraneo, come attesta anche Aristotele). In particolare, ho notato che sta girando parecchio una cartina dell’antica Calabria (denominata ITALIA) che avevo fatto integrare da una vistosa freccia rossa e da un cerchietto rosso ovoidale per indicare, appunto, la scritta ITALIA posta sulla penisola calabrese. Non ci possono essere equivoci poiché, ripeto, questa è una cartina da me modificata per meglio far capire e indicare.  Eccola!

Seppure si sono fatti significativi passi avanti nella divulgazione del nome ITALIA nato in Calabria, tuttavia la questione su internet è trattata non da storici professionisti (salvo qualche eccezione) bensì da divulgatori volonterosi i quali, ovviamente e per quanto bravi, non avendo padronanza dei più adeguati strumenti storici, si limitano a riportare informazioni già preesistenti e spesso preconfezionate. Comunque, è meglio di niente; sicuramente meglio dell’assoluto silenzio su tale tema che, come è intuibile, andrebbe diffuso capillarmente nelle scuole e nella società. Pure considerando che oltre il 90% in media della popolazione non sa nulla o quasi sull’origine e il significato del nome ITALIA e della Storia che lo avvolge. Per fornire un qualche esempio, riporto qui di séguito i link di due divulgatori << https://www.youtube.com/watch?v=UgowkNWVNbY >>  (“Qual è l’origine del nome Italia” di Roberto Trizio, divulgatore ed editore di Scripta Manent) video del 20 gennaio 2025 (durata 15 minuti e 22 secondi) e <<  https://youtu.be/rrm4Afjvt1w?si=c5UpStYg3m4Uy-_B >>   (Clan Legio Italica – “Qual è l’origine del nome Italia” – Ep. 1 – HD ITA – durata 10 minuti e 17 secondi – video di 7 anni fa). Questa seconda narrazione utilizza la cartina con la Calabria da me fatta indicare con grossa freccia e cerchietto rossi. Entrambi hanno ripreso da internet alcuni miei concetti esclusivi e ben identificabili nei miei scritti di tutti questi decenni. Ne sono assai lieto. Vuol dire che qualcosa circola nella rete internet e viene recepita almeno da qualcuno. Poi, devo evidenziare e ringraziare la BIBLIOTECA PUBBLICA VINCENZIANA DI DAVOLI che sta facendo un lavoro veramente assai utile, bello e straordinario. Eccone un aspetto stupendo, a riguardo!… Addirittura un sito internet!…

www.calabriaprimaitalia.it

Sabato 12 aprile 2025 alle ore 18.16 il sociologo Franco Caccia da Squillace (promotore del Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia di Squillace) mi ha segnalato (inviandomi su whatsapp) il sito << www.calabriaprimaitalia.it >> (a me sconosciuto, nonostante stia costantemente a digitare su internet “Calabria prima Italia” alla ricerca di novità su tale tema). Il sottotitolo così recita: << Un popolo che non conosce le proprie origini è come un albero senza radici >>. Visitando tale sito web, ho notato che è un prodotto della Biblioteca Pubblica Vincenziana di Davoli Marina (CZ) dentro cui (su mio suggerimento e primo contributo del giugno 2023) esiste LO SCAFFALE DELLA PRIMA ITALIA, ovvero tutto ciò che riguarda la nascita del nome ITALIA e della prima ITALIA POLITICA di Re Italo (risalente, come affermano antichi storici, a 16 generazioni prima della guerra di Troia, vale a dire circa 3500 anni avanti Cristo). Devo proprio dirti che ho provato una gioia incontenibile nel visitare tale sito internet, il quale per me personalmente rappresenta un traguardo sociale notevolissimo, non soltanto per la Calabria, ma per tutta l’Italia (pure quella che vive all’estero). Infatti, immediatamente, ho provveduto a inviare tale link a tutti i miei contatti presenti su whatsapp.

Tale sito << www.calabraprimaitalia.it >>  è stato realizzato benissimo ed è facilmente consultabile, leggibile e abbastanza completo per dare un’idea precisa di dove è nato il nome ITALIA (cioè in Calabria), come si è diffuso e, in particolare, quando a Corfinio ha vissuto una tappa fondamentale durante la guerra sociale contro Roma (attorno all’anno 90 avanti Cristo). Il racconto (anche con suggestivi filmati) di tale tappa storica di Corfinio è stato realizzato con la collaborazione delle Istituzioni di questa cittadina abruzzese, posta vicino Sulmona, in provincia de L’Aquila (vedi il seguente paragrafo n. 3 – Gemellaggio tra Davoli e Corfinio). Il bel sito << www.calabraprimaitalia.it >> mostra i seguenti contenuti in un itinerario storico assai interessante: Home page, Chi siamo, Il progetto, La preistoria, I popoli italici, La Magna Grecia, La guerra sociale, La lingua osca, I nostri libri, Musei e parchi archeologici, Visita ai musei, Mediateca, Libri digitali, Dove siamo. Per realizzare alcune pagine, il creatore del sito si è avvalso pure dell’IA (intelligenza artificiale) che dimostra di essere molto utile in questo caso. Ovviamente la consultazione del sito è consigliabile a tutti, specialmente agli studenti di ogni ordine e grado.

GEMELLAGGIO TRA DAVOLI (CZ) E CORFINIO (l’Aquila)

Caro Tito, sono estremamente felice del grande ed efficace lavoro che sta facendo la Biblioteca Pubblica Vincenziana di Davoli Marina, con la cui collaborazione ho realizzata la PRIMA FESTA DEL NOME ITALIA e la prima edizione del PREMIO PRIMA ITALIA mercoledì pomeriggio 21 giugno 2025, solstizio d’estate (patrocinate dal Comune). Tale Biblioteca, ottimamente diretta dal prof. Aldo Marcellino, sta adesso realizzando magnificamente ciò che avrei desiderato fare io e cioè il sito web, una biblioteca sulla Calabria Prima Italia e anche un approccio con il Comune di Corfinio. Infatti, nell’estate 1989, mi sono recato a Corfinio ed ho visitato e fotografato i luoghi archeologici e l’iscrizione sulla stele di marmo (che riporto qui di sèguito). Poi ho scritto al Sindaco di quel Comune e alla Regione Abruzzo, invitandoli a realizzare qualcosa che evocasse il fatto che Corfinio sia stata la seconda Capitale d’Italia dopo la mitica Pandosia in Calabria (vedi << https://www.montaltouffugonline.it/rievocato-il-mito-di-pandosia-sul-fiume-crati-foto-e-video/ >> ma anche << https://ecodellojonio.it/articoli/cercando-pandosia-perduta-nuovi-itinerari-turistici-tra-acri-e-castrolibero >>). Ho sollecitato più volte sia il Comune di Corfinio e sia la Regione Abruzzo, pure nel 2004 tramite il consigliere regionale Guerino Caporale, l’ex assessore al turismo della Città di Lanciano che aveva accolto e poi realizzato, su mia proposta, la manifestazione del LANCIANO DAY (sabato 30 e domenica 31 agosto 2003).

Stamattina ho ricevuto un’altra grande gioia dal prof. Aldo Marcellino, direttore della Biblioteca Pubblica di Davoli. Durante una conversazione telefonica (svoltasi per undici minuti e 43 secondi dalle ore 10.50) mi ha informato che domenica 20 ottobre 2024 ha avuto luogo proprio a Corfinio la firma di un Protocollo di intesa tra la sua Biblioteca Vincenziana Pubblica di Davoli e la Biblioteca Comunale di Corfinio (vedi << https://www.ilgerme.it/tremila-volumi-riapre-la-biblioteca-di-corfinio/ >> e << https://www.facebook.com/photo.php?fbid=960842266077117&set=a.455799846581364 >> ). Tale notizia è contenuta pure alla pagina 37 del primo numero (gennaio 2025) della rivista web CALABRIA LIBRI edita dal “giornale on line” CALABRIA.LIVE, fondato e diretto da Santo Strati. L’accordo, sottoscritto dallo stesso prof. Marcellino a Corfinio, prevede una reciproca collaborazione proprio nella maggiore e migliore conoscenza e valorizzazione del periodo della PRIMA ITALIA e, ovviamente, pure per scambio di libri e tecnologie a beneficio e valorizzazioni delle rispettive Biblioteche.

IL TORO DI SIBARI

Alle ore 22.14 di venerdì 25 aprile 2025, tramite whatsapp, l’amico odontoiatra badolatese, Domenico Rovito, sapendo della mia passione per la CALABRIA PRIMA ITALIA, mi ha inviato la foto di quello che potremmo indicare come TORO DI SIBARI, poiché è conservato nel Museo archeologico di quel luogo. Ringrazio tanto e di vero cuore il dottore Rovito per tale gentilezza ed attenzione. L’antica Calabria viene ricordata come “Terra di Vitelli” e da qui (è una delle ipotesi più probabili) potrebbe essere derivato il NOME ITALIA. Tale toro potrebbe rievocare quello che Eracle aveva perduto, nella sua decima fatica, mentre portava in Grecia la mandria trafugata a Gerione (come racconta una antica leggenda). Così come potrebbe essere assimilato al cosiddetto TORO DI BADOLATO (un piccolo bronzo di pochi kg risalente al quinto secolo a.C.) che, trovato da un subacqueo in mare (e, dopo essere stato fotografato da Vittorio Conidi), ha preso forse la via di qualche mercato antiquario (probabilmente estero) . Perché non se ne perdesse memoria, l’ho riprodotto sia in cartoline che nel depliant “Badolato 4 dimensioni” del 1982 (edizione della Pro Loco).

Ti rimando, poi, al BUE DI PANE che abbiamo varie volte esibito ed argomentato per come pure fornitoci dal filosofo pitagorico Salvatore Mongiardo di Soverato, il quale lo usa nella sua rievocazione dei SISSIZI DI RE ITALO. Ricordando pure LA VACCARELLA DI PANE in uso a Badolato e dintorni (ancora adesso nel paese di Spadola VV, nelle Serre joniche) quando le nostre mamme infornavano il pane settimanale. E (come ho riportato nella precedente << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-605-le-news-di-calabria-prima-italia-e-in-omaggio-lopuscolo-stupire-il-mondo/ >> ) il bue italico viene rappresentato persino nei “Mostaccioli di Soriano Calabro” e nel particolare latticino (pasta di caciocavallo o di provola) fatto a Davoli e dintorni, a Lamezia Terme e dintorni e in altre località della Calabria.

SALUTISSIMI

Caro Tito, ti preannuncio che il prossimo sabato 21 giugno 2025, realizzerò comunque (anche se soltanto via web) LA TERZA EDIZIONE DELLA FESTA DEL NOME ITALIA abbinata alla TERZA EDIZIONE DELLA FESTA DELLA CALABRIA PRIMA ITALIA con i rispettivi PREMI. Nella citata telefonata di stamani, ho proposto al prof. Aldo Marcellino di realizzare la FESTA DEL NOME ITALIA nella sua Biblioteca di Davoli, anche se solo con una semplice conferenza. Prendendo spunto dal “Gemellaggio” con la Biblioteca Comunale di Corfinio, potrebbe invitare gli amici abruzzesi a soffermarsi pure loro sul valore del NOME ITALIA. Cosa che, in verità, ho proposto da tempo pure ad altre Istituzioni ed Associazioni. Vedremo cosa ne uscirà fuori. Ti terrò aggiornato.

Intanto, anche noi porgiamo l’estremo saluto a Papa Francesco che domani mattina sarà omaggiato da governanti e da delegazioni degli Stati di tutto il mondo, così come è avvenuto per Madre Teresa di Calcutta, nel giorno dei suoi funerali in India sabato 13 settembre 1997. Come a Calcutta pure a Roma si prevede una immensa folla che interverrà a salutare Papa Bergoglio da ogni parte del pianeta. Noi ci salutiamo qui, sperando di poterci aggiornare con la prossima “Lettera n. 607”. Come sempre, GRAZIE a te e ai nostri lettori, specialmente a coloro che ci sono più fedeli e, in particolare, a coloro che ci riscontrano e che condividono i nostri temi sociali. Buona Wita a tutti! A presto! Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)

ITER-City, venerdì 25 aprile 2025 ore 22.22 – Da 57 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore). Alcune foto sono state prese dal web, altre sono mie, una è del dottore Domenico Rovito che ringrazio pure qui.

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