"Gli incidenti genetici neoplastici nelle aree SIN non sono ad incidenza casuale. Negata per anni l'esistenza di un grave problema ad impatto sanitario e mai trovata una soluzione scientifica basata sulle evidenze cliniche onco-tossicologiche"
12 agosto 2023 15:36di STEFANIA PAPALEO
"Avere identificato per la prima volta su campioni biologici in pazienti oncologici biomarcatori tossici e agenti chimici e nanoparticelle metalliche ad elevato peso molecolare con configurazione elettronica identica ai metalli pesanti della ex Pertusola di Crotone chiarisce con metodo scientifico che ammalarsi di patologie oncologiche e degenerative in quelle aree non rappresenta un evento casuale. La tossicologia applicata alla tossicogenomica oncologica potrebbe contribuire ad ottimizzare gli screening oncologici e i trattamenti oncogici di precisione".
Visibilmente soddisfatto, è l'oncologo catanzarese Pasquale Montilla a commentare il recente rapporto dell'Ona (Osservatorio Nazionale Amianto) che ha registrato un più elevato indice di mortalità riferito al SIN, Sito di Interesse Nazionale, dell’ex Pertusola, ben oltre le singole patologie asbesto correlate, di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi sulle colonne del nostro giornale e che sta provocando molto clamore per i risultati senza precedenti conseguiti.
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Il professionista, dunque, spiega che con l'Ona, presieduto dall'avvocato Ezio Bonanni e di cui Montilla è consulente, sono riusciti a stabilire con questi dati "un importante collegamento fra un approccio descrittivo e clinico della malattia a quello meccanicistico della causa". Il riferimento è al paziente Francesco Fabiano, ingegnere attualmente residente a Botricello, sul quale sono riusciti ad identificare una classe di cancerogeni di produzione antropica industriale. "In altri pazienti dell'area SIN di Crotone-spiega ancora Montilla - abbiamo identificato cancerogeni non solo con indagine chimica retrospettiva analizzando altri dati tossicologici casi e controlli nei soggetti, ma identificando in prospettiva le sostanza che potrebbero in sinergismo mutazioni e future patologie da esposizione long-term. Sulla Pertusola ci ispiriamo con l'Ona ad un approccio integrato di ricerca definito Biology System Contaminated e al contributo dei lavori scientifici sulla cancerogenesi ambientale .L'obiettivo della mia collaborazione come oncologo consultant dell'Ona - conclude Montilla - è aiutare a contribuire la riduzione del rischio da esposizione all'opportunità di raggiungere e mantenere il completo potenziale genetico nella popolazione esposta".
DI SEGUITO LA VIDEO INTERVISTA ALL'INGEGNERE FABIANO
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