di FRANCESCO IULIANO
Torna in presenza con l’assemblea ordinaria speciale, l’annuale appuntamento dell’ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Catanzaro.
Un’incontro indetto, oltre che per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2023, soprattutto per premiare i medici che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione e per consegnare la pergamena con il giuramento di Ippocrate ed il Codice deontologico, ai neo laureati.
L’appuntamento è stato fissato per le 16 di oggi pomeriggio al Teatro Politeama. Con il presidente dell’Ordine, Enzo Ciconte anche tutto il consiglio dell’Ordine. Perché all’ordine del giorno non ci sarò solo l’approvazione del bilancio preventivo 2023, ma la premiazione dei medici che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione all’Ordine, e nello stesso tempo la consegna della pergamena di giuramento di Ippocrate ai neo-laureati.
“Un appuntamento - ha detto Enzo Ciconte - di grande emozione anche perché torna dopo tre anni in cui il distanziamento fisico, diventato spesso sociale, ci ha costretto a rinunciare ad eventi e consuetudini consolidate. Un intervallo di tempo in cui la pandemia ha dimostrato plasticamente, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che nelle carenze risalenti di un sistema sanitario deficitario per risorse e mezzi, sono state le donne e gli uomini a fare la differenza con la loro professionalità e umanità: “camici bianchi” in prima linea che hanno pagato a caro prezzo la propria abnegazione ed il loro spirito di servizio”.
Una cerimonia che, nelle idee degli organizzatori, segna un simbolico passaggio del testimone tra chi ha dedicando una vita alla medicina ed i 353 giovani medici che, dopo un ciclo di studi impegnativo, stanno iniziando un nuovo percorso professionale.
Ciconte, quindi, ha consegnato la medaglia ai 121 medici che hanno raggiunto il traguardo dei 45 anni di servizio ed una pergamena ed il codice deontologico, ai nuovi medici. “Un codice - ha aggiunto Ciconte - che siamo in procinto di cambiare per adeguarlo a nuovi aspetti della medicina che si è innovata ed è evoluta.
“Attraverso il giuramento, che è il filo che ci lega in continuità - ha proseguito -, lasceremo il testimone a futuri medici che, grazie alla costante formazione saranno più bravi di noi. Lo diciamo in un momento particolare, in cui il nostro sistema sanitario è segnato anche dalla riduzione del numero di medici operante. Una politica disattenta ai bisogni reali dei cittadini e quindi alla necessità di aumentare l’organico ha messo in difficoltà tutte le strutture. Per fortuna sembra che le cose stiano cambiando ed anche la politica, si è resa conto che non si può più pensare alla sanità in termini ragionieristici, ma anche di capitale umano. Il covid ha messo in risalto queste carenze ed anche la necessità di rimettere al centro la tutela del diritto alla cura. Non possiamo dimenticare chi ha pagato con la vita questo attaccamento alla professione”.
La segreteria organizzativa dell’evento è stata affidata all’agenzia “Present&Future”.
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