Malfunzionamento piattaforma Sue e Sismica. Pitaro: "Andiamo in Cittadella a protestare"

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Francesco Pitaro
  27 marzo 2021 10:53

“Vediamoci in Cittadella regionale tutti assieme, organi professionali, sindaci, professionisti giustamente seccati per il non funzionamento della piattaforma SUE e SISMICA. Io ci sono. Ed esigiamo che la Regione ci dica perché, invece di rintuzzare pregiudizialmente le osservazioni critiche dei tecnici che dovrebbero fruirne, non fa ciò che è necessario per fare funzionare le piattaforme”.

Aggiunge il consigliere regionale Francesco Pitaro: “Se non decidiamo di protestare vibratamente, con questi tempi e a questi ritmi sarà più facile che l’uomo ‘sbarchi’ su Marte piuttosto che la Regione  faccia funzionare la piattaforma SUE (Sportello Unico Edilizia)  e SISMICA, quest’ultima costata 1 milione e 200 mila euro”. 

Afferma Pitaro: “Mentre in Italia ferve il dibattito sulla transizione digitale, in Calabria, paradossalmente, siamo quasi a chiedere che, per non bloccare un servizio di così fondamentale importanza ed evitare i problemi arrecati a migliaia di professionisti, si torni al cartaceo. Non sono serviti a niente i tavoli tecnici, le sedute di Commissione, le riunioni alla presenza del gotha dell’amministrazione con il coinvolgimento di tutti gli enti e dei soggetti interessati, inclusa la protesta degli ordini professionali a Catanzaro. Il nuovo portale, ideato e creato a beneficio dei cittadini, dei tecnici, delle imprese e della stessa Pubblica Amministrazione, proprio per imprimere celerità, snellimento e semplificazione alle procedure per la presentazione e gestione delle pratiche di edilizia pubblica e privata (presentazione dei progetti, rilascio dei certificati autorizzativi e dei pareri), costituisce l’ennesimo flop di una Regione che non reagisce. Inadeguata - sottolinea Pitaro - a garantire performance ottimali e persino ad  assicurare  ai calabresi standard minimi di efficienza e buona amministrazione. Così i costi di queste negligenze sistematiche si scaricano sui  cittadini e gli operatori dell’intero mondo edilizio (architetti, ingegneri, geometri, geologi, agronomi e periti vari) che, attraverso i rispettivi Ordini professionali, segnalano i danni subiti da una condotta da ‘teatro dell’assurdo’. Immutati restano i disservizi e le inefficienze di un sistema lento, lacunoso, caratterizzato dal malfunzionamento perenne legato, a detta dei tecnici, ad un evidente problema strutturale della piattaforma”.

Ancora Pitaro: “Incredibile, poi, il fatto che la Regione non abbia accolto, nelle more della risoluzione dei problemi (come proposto dall’Ordine degli Ingegneri), la ricezione delle pratiche via pec. Con l’effetto di una generale paralisi di quel comparto edilizio su cui il Governo nazionale sta puntando con i provvedimenti 'superbonus 110%'  e 'sismabonus 110 %' per la costruzione di nuove infrastrutture, opere strategiche, riqualificazione ed efficientamento energetico”. Conclude Pitaro: “Qui si tocca con mano l’impotenza dei decisori pubblici che ora esige - dato per non più pervenuto il Consiglio regionale sui temi che interessano i calabresi -  un intervento risolutivo del Presidente della Regione, atto a enucleare le criticità e ad imporre a chi di dovere di darsi una rapida mossa”.

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