«Impegnare la giunta regionale e il suo presidente a porre in essere, presso il competente Dipartimento del ministero dell'Interno, ogni azione utile e/o necessaria per l'attivazione ed il conseguente espletamento della procedura di elevazione del Posto fisso di Polizia di Tropea a Commissariato distaccato di Pubblica sicurezza».
È questo l’obiettivo cui mira la mozione depositata dai consiglieri regionali Raffaele Mammoliti (Partito democratico) e Antonio Lo Schiavo (presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti). Attraverso questa iniziativa i consiglieri proponenti rilanciano una proposta che negli anni non ha mai trovato, nonostante i diversi appelli pubblici, una sua concreta attuazione.
Si parte dalla premessa che «il comune di Tropea muove, indubbiamente, gran parte dell'economia della Provincia di Vibo Valentia e, al contempo, ne rappresenta una delle migliori vetrine nazionali. La sua peculiare vocazione turistica – ricorda nel corpo della mozione - attira, ogni anno e, in particolare, durante la stagione estiva, centinaia di migliaia di persone che vi trascorrono le loro vacanze permanendovi, talvolta, per lunghi periodi. Ma vi è di più. Infatti, Tropea è, anche, la meta principale delle migliaia di turisti che trascorrono le loro vacanze nei vicini comuni costieri della provincia di Vibo Valentia e che, quotidianamente, si riversano nel suo territorio».
Per Mammoliti e Lo Schiavo «lo straordinario sviluppo turistico che si è registrato negli ultimi 30 anni ha, progressivamente, posto la “Perla del Tirreno” in una posizione di sempre maggiore centralità nel quadro delle dinamiche economico-commerciali dei vicini comuni costieri e dell'entroterra della provincia di Vibo Valentia, fino a diventarne il vero e proprio motore trainante. La notevole crescita economica di Tropea e dei vicini comuni se, da un lato, ha portato benessere, dall'altro lato ha attirato le attenzioni della criminalità organizzata che si è, sempre più, radicata in questi territori con gravi ricadute negative sul piano sociale ed economico. Non c'è dubbio - spiegano i due consiglieri - che Tropea ha bisogno di un rafforzamento dei presidi di legalità e sicurezza che garantisca una tutela capillare del territorio ed una più efficace ed efficiente attività investigativa».
Quindi si ricorda che in città, attualmente, «oltre alla locale Stazione dei Carabinieri, esiste soltanto un Posto Fisso della Polizia di Stato che conta poco più di 10 agenti e che, evidentemente, non può essere sufficiente per sopperire alle esigenze di sicurezza di una realtà vasta e complessa».
Per tutte queste ragioni, dunque, per Mammoliti e Lo Schiavo, in conclusione, «si rende necessaria ed urgente l'elevazione del Posto fisso di Polizia di Tropea a Commissariato distaccato di Pubblica sicurezza, anche in considerazione della circostanza che l'elevazione a Commissariato comporterà un ampliamento della competenza territoriale e un considerevole potenziamento di organico con il numero di agenti che passerà a circa 40 unità».
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