Oggi è possibile bloccare una procedura immobiliare in corso o una vendita all'asta già fissata Lo dice una sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione, che basandosi sulla tutela del consumatore e del fideiussore, ritiene legittimo un secondo controllo d'ufficio sulle clausole contrattuali nella fase dell'esecuzione. In pratica, se il debitore non si oppone al decreto ingiuntivo, è ugualmente possibile valutare la presenza di clausole abusive nel contratto di mutuo o di fido e il giudice deve bloccare la vendita del bene. E' il caso di una donna che ha prestato una fideiussione a favore di una società, a beneficio di una banca che aveva concesso un fido a un’impresa. Il debitore principale non è riuscito a far fronte ai suoi impegni e la banca ha notificato un decreto ingiuntivo alla garante, che inizialmente non si è opposta. E' così stata avviata la procedura per il bene messo a garanzia, ma a quel punto la donna ha proposto opposizione all’ esecuzione sulla base della pronuncia delle sezioni unite per la presenza di clausole ritenute illegittime . Ne da notizia l'avvocato Elena Mancuso del direttivo Nazionale dell’Adusbef Aps .
Il Tribunale di Catanzaro il giudice dell’ esecuzione ha con ordinanza emessa a maggio del 2024 dato termine per proporre l’ opposizione tardiva facendo valere i diritti del consumatore.
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