"Siamo ad un anno dall’invasione russa dell’Ucraina. Unanime condanna più volte ribadita, oggi però è necessario andare oltre, chiedersi dopo 12 mesi di combattimenti, decine di migliaia di morti, città distrutte, perché nessun passo avanti sia stato fatto in direzione almeno di una tregua. Armi, carri armati, missili, dispositivi di distruzione, queste le parole più usate anche in questi giorni. Nelle cancellerie europee in particolare sono sparite le parole pace, negoziato, cessate il fuoco".
Lo scrive in una nota il Comitato provinciale ANPI Catanzaro, annunciando una manifestazione per la pace a Catanzaro per il prossimo 25 febbraio.
"Tranne Papa Francesco e il variegato mondo del pacifismo nessuno sembra più preoccuparsi della fine del sanguinoso conflitto, anzi, persino l’opzione nucleare non è più un tabù. Un’isteria generale di guerra senza fine da concludersi solo con la sconfitta di una parte. Eppure anche Il capo di stato maggiore dell’esercito statunitense, generale Mark Milley ha ribadito per la terza volta che, a un anno dall’invasione russa, non c’è soluzione militare al conflitto in Ucraina. Serve un negoziato vero. Ecco perché l’ANPI sollecita una grande partecipazione alla manifestazione prevista per sabato 25 a Catanzaro. Saranno tantissimi gli appuntamenti in Italia e in Europa per gridare un forte no all’escalation bellica che rischia di trascinare a fondo l’intera umanità. Catanzaro dimostri di stare dalla parte della Pace".
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