Il Movimento Vitambiente, con il prezioso aiuto del dottor Pietro Gareri, medico geriatra dell'ASP Catanzaro, ha realizzato un tutorial sulle diverse tipologie di mascherine chirurgiche utili per proteggersi dal coronavirus SarsCovid-2, nonché sul loro smaltimento. Il dottore, nel video, inizia con lo spiegare come indossare esattamente una mascherina, facendo in modo di renderla perfettamente aderente al volto di chi la porta, per poi passare a distinguere tra i diversi tipi di presidi.
"Abbiamo - illustrano - la mascherina chirurgica, per intenderci quella classica di color verde o celeste, che offre soltanto una blanda protezione contro la diffusione del contagio, può essere indossata solo da parte di persone malate e non assicura alcuna protezione a chi le indossa dal contagio. Le mascherine chirurgiche, in particolare, sono dispositivi medici progettati per proteggere i pazienti in situazioni specifiche, come un'operazione chirurgica, ma non proteggono il medico o l’infermiere che le utilizza, poiché non posseggono un sistema filtrante".
Dispositivi che "sono utili per bloccare il virus da parte delle persone infette che possono sospendere nell’aria con starnuti e tosse (droplet) ma non sono sufficienti a garantire una sicurezza totale a chi vuole o deve difendersi dal Coronavirus".
Quando l’obiettivo è proteggere se stessi dai virus, infatti, bisogna indossare le mascherine FFP2 o FFP3 con e senza filtro. Tali mascherine – se indossate da tutti – sono comunque utili a limitare la diffusione del virus nell’aria fino al 98%.
"Una nota importante - sottolineano -le mascherine con valvola sono sconsigliate a pazienti malati o potenzialmente malati, perché non fermano la diffusione del contagio. Le mascherine utili a evitare il contagio da Coronavirus sono quelle classificate come DPI FFP2 e FFP3".
Le FFP2 filtrano particelle solide e liquide, garantendo una protezione del 92%. Mentre le FFP3, come anche le NK-95, sono maschere che garantiscono una protezione del 98% con una durata di utilizzo nel tempo pari a 8 ore. È tuttavia fondamentale tenere presente che nessuna mascherina serve a fermare il Covid se non è indossata correttamente. Dunque è importante la corretta tenuta della maschera rispetto al volto: assicurandosi cioè che aderisca totalmente alla pelle e copra il viso fin sotto al mento. Prima di prenderla, inoltre, bisogna lavarsi accuratamente con disinfettanti idroalcolici. Quando si indossa la mascherina riutilizzabile è opportuno poi sostituirla, quando si toglie e importante afferrarla dagli elastici senza toccare la parte anteriore, lavandosi poi le mani. Le mascherine non sono un presidio certo al 100% e non sostituiscono la distanza di sicurezza, i lavaggi frequenti delle mani e l’uso di disinfettanti.
Si dovrà fare attenzione che il prodotto rechi la dovuta certificazione. Le mascherine chirurgiche sono classificate come DM (Dispositivo Medico) e marcate CE, mentre le FFP2 e FFP3 (con o senza valvola) sono classificate come DPI (Dispositivo di prevenzione individuale) e marcate con CE. Il medico conclude con le prescrizioni sullo smaltimento delle mascherine: le persone non infette possono inserire la mascherina tolta in una busta e smaltirla nel secco residuo, le mascherine delle persone infette invece devono essere smaltite come rifiuto sanitario.
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