Maselli: "Il Sant'Anna non sarà più come prima. Cardiochirurgia a Cosenza? A disposizione della Calabria"

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images Maselli: "Il Sant'Anna non sarà più come prima. Cardiochirurgia a Cosenza? A disposizione della Calabria"

  14 marzo 2025 14:05

di MARCO VALLONE

L'ultima puntata di "Catanzaro Capitale", la trasmissione de La Nuova Calabria condotta da Gabriele Rubino, ha avuto tra gli ospiti il dottore Daniele Maselli, ultimamente alla ribalta delle cronache catanzaresi dopo l'invio di una lettera aperta alla città in cui ha annunciato il restauro del piano nobile di Palazzo Fazzari, nel cuore del centro storico del capoluogo di regione calabrese.

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Quali sono state le motivazioni di questa scelta? “L'immobile ha un significato che va al di là di quello delle mura – ha dichiarato il dottore Maselli -. E' parte della storia della città, e quindi io ho inteso anticipare quello che sarebbe successo perché nei prossimi mesi i lavori inizieranno. Quindi ho voluto rendere pubblico quello che si sarebbe successivamente manifestato, ponendo sicuramente quesiti sulla natura dell'intervento, i fini dell'intervento e il finanziamento dello stesso. Per cui, onde evitare che poi sorgessero interpretazioni difformi da quella che è l'intenzione originaria, ho ritenuto doveroso farlo io preventivamente”.

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Nei prossimi mesi dovrebbero iniziare i lavori: quanto dovrebbero durare? “Non è prevedibile perché c'è un carico di restauri – ha evidenziato Daniele Maselli – che è molto importante e che non ha dei tempi facilmente prevedibili. Però ci siamo affidati ad un maestro di assoluta importanza a livello internazionale, quale è il professor Mantella, che sicuramente ci garantirà quello che a noi interessa prima ancora del tempo: cioè la bontà del risultato”. Qual è l'entità economica dell'intervento, più o meno? “Onestamente non so prevedere neanche quello perché ancora non sono stati forniti dei capitolati precisi. Però quando si fanno delle cose per amore della bellezza, e per amore di quello che si sta facendo, penso che questo passi decisamente in secondo ordine”.

Il restauro riguarda un piano nobile che il dottor Maselli ha acquistato, e quindi è di proprietà privata. Come pensa Daniele Maselli che possa sorgere una sinergia col pubblico e come pensa che Palazzo Fazzari possa essere fruito, al di là della proprietà privata, anche dagli altri cittadini? “Palazzo Fazzari è una proprietà privata ma di fatto, moralmente, appartiene alla città – ha sottolineato Maselli -. Quindi pensare di farne una cosa privata mi sembrerebbe assolutamente fuori dalla realtà. C'è una parte del palazzo che è stata sempre a carattere residenziale, che non ha alcun pregio architettonico e probabilmente conserverà questa funzione. Ma è una parte minima. Però ci sono il salone della musica, i saloni affrescati, che a mio avviso devono essere fruiti da tutti, E questo come? Attraverso una mostra permanente che, grazie anche all'apporto di amici, primo fra tutti il dottor Domenico Manti che mi accompagnerà in tutta l'impresa, sarà focalizzata sull'arte antica ed in parte anche sull'arte moderna. In questa funzione primaria io immagino di inserire degli spazi aperti che siano fruibili per congressi, mostre, attività culturali, eventi privati anche, come si svolgevano in passato all'interno di Palazzo Fazzari, che è stato anche sede di feste e di matrimoni. Uno spazio che sia restituito quindi alla sua funzione originaria”.

Dopo la lettera aperta inviata ai giornali da parte del dottor Maselli è intervenuto anche il sindaco Nicola Fiorita. Ma prima della lettera c'erano già state interlocuzioni con l'amministrazione comunale che attualmente sta per aprire, in un altro piano di palazzo Fazzari, uno spazio aperto al pubblico? “Ho parlato con il sindaco appena acquisito l'immobile, ancor prima che si venisse a conoscenza di questa notizia – ha precisato il dottore Daniele Maselli -, perché ho ritenuto fosse doveroso significargli la mia intenzione di renderlo fruibile per la città e quindi non soltanto per chi ne era proprietario. Quindi lui conosce questa cosa sin dall'inizio. Poi c'è stato, ovviamente, il tempo per l'esercizio della prelazione, che non è stata esercitata, e quindi l'avvio di tutta una fase che è stata molto 'indaginosa', di studio delle stratificazioni che si sono sovrapposte all'interno del palazzo, al fine di identificare quale ne fosse la forma primitiva e originaria che è quella a cui, con il supporto della sovrintendenza, intendiamo riportare quegli ambienti”.Per i più giovani qual è lo spazio che sarebbe potenzialmente aperto, visto che non tutti ricordano la dimensione di Palazzo Fazzari? “Parliamo di circa 800 metri quadrati, che saranno tutti messi a disposizione”.

Le varie forze politiche e associazioni hanno manifestato apprezzamenti per il gesto d'amore del dottor Maselli. Però c'è chi ha collegato, almeno a livello temporale, questa dichiarazione di Daniele Maselli su Palazzo Fazzari alla questione, che vede coinvolto lo stesso dottore professionalmente, legata a cardiochirurgia. Il dottore Maselli aveva provato ad acquistare il “S.Anna Hospital”, ma non è andata bene. E poi qualche settimana fa è uscita la voce dell'attivazione di cardiochirurgia a Cosenza. In maniera strana è uscito anche il nome del dottore come possibile direttore di quella struttura: quali sono le considerazioni in merito da parte del diretto interessato? “In merito alla consecutio temporum è del tutto casuale perché io ho prodotto quella lettera il giorno dopo aver ricevuto il via dalla sovrintendenza all'inizio dei lavori. Quindi diciamo che l'unico nesso temporale è quello. In merito al S.Anna io ho provato ad acquisirne non la proprietà, perché non dispongo dei mezzi per acquisire quella struttura, ma ho provato ad affittarla. C'è stata un'asta che si è regolarmente conclusa, c'è stato un giudizio successivo in cui un giudice ha espresso il suo parere che è definitivo. E per me è quello che conta. Quindi, purtroppo, quel mio piano non si è potuto attuare. Per quanto riguarda Cosenza – ha proseguito Maselli – è una voce giornalistica e quello che le posso dire è che io sono stato, sono e continuerò ad essere al servizio dei miei concittadini e degli abitanti della regione Calabria. Avrei amato farlo nella mia terra: l'ho fatto per circa 10 anni e poi non è più stato possibile per le vicissitudini che conoscete. Non disdegnerei affatto di continuare a farlo nella mia terra e trovo un po' sterili le logiche di campanile, in un mondo in cui i giovani hanno confini molto più ampi dei nostri, relative al continuare a pensare cosa abbia uno o cosa abbia l'altro o cosa, peggio ancora, non debba avere un altro. E' un meccanismo psicologico che rischia di portare all'involuzione. Non allo sviluppo”.

Il gruppo Citrigno che poi si è aggiudicato il ramo di affitto del S.Anna ha annunciato un altro professionista, anche se è tutto congelato per la decisione imminente della giustizia amministrativa che dovrebbe arrivare dopo il 26 Marzo. Ma con il dottor Maselli c'è stata qualche interlocuzione o assolutamente no? “Noi avremmo dovuto parlare di Palazzo Fazzari, però ho un'opinione molto chiara su questo. S.Anna Hospital non sono le mura, e in nessuna azienda sono le mura ciò che conta. In un'azienda ciò che conta sono le persone. E S.Anna Hospital non ci sarà mai più. Questo l'ho detto tanti anni fa, quando nelle piazze dicevo: 'State attenti, perché si stanno perdendo delle professionalità che non recuperemo mai più'. Ora, quei medici, quegli infermieri, che avevano reso una struttura nota solo in Calabria arcinota in tutta Italia non ci sono più. Nessuno di loro. Ci sono dei bravissimi dipendenti che svolgono delle funzioni di operatori socio sanitari, di amministrativi. Ma le competenze cliniche sono tutte emigrate altrove. Quindi – si è accinto a concludere Daniele Maselli - ci sarà una cosa che si chiamerà 'S.Anna', ma che non avrà niente a che vedere con quello che c'era in precedenza. Questo significa che potrà anche essere molto migliore di quello che c'era in precedenza e, per l'amore che io porto alla mia città e alla mia terra, mi auguro che sia così”.

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