Miada, battaglia sulla mancata realizzazione del parco giochi: il sindaco risponde alle accuse

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Comune di Maida
  05 luglio 2022 11:35

Prosegue a Maida lo scontro tra nuova e vecchia Amministrazione per via dell'annullamento, da parte della prima, della gara volta alla realizzazione del parco giochi predisposto dai predecessori. Secondo il nuovo primo cittadino, Galdino Amantea, l'annullamento della gara per la realizzazione del parco "Città di Maida" non è stata certo una scelta semplice ma «era inevitabile». 

Durante il primo Consiglio comunale il sindaco Amantea avrebbe spiegato le motivazioni per cui era opportuno non proseguire per ora con il progetto del parco giochi e di concentrare le forze economiche dell’Ente su un altro progetto in scadenza per la riscossione di un fondo. Le parole del sindaco sono sembrate evidentemente convincenti e ragionevoli poiché i tre consiglieri di "Libertà è Partecipazione" presenti al Consiglio al momento del voto non hanno votato contro la mozione di annullamento del Sindaco.

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Le motivazioni sono state queste: "il Comune di Maida rischia di perdere il finanziamento di 800 mila euro messo a disposizione dal Fondo cultura del Mic per il restauro di Palazzo Vitale. Condizione necessaria per l’erogazione del finanziamento è che il Comune di Maida contribuisca ai lavori con un esborso di 200 mila euro e che, entro il 15 agosto, indìca la gara di affidamento dei lavori. Tale liquidità non è momentaneamente a disposizione nelle casse dell’Amministrazione comunale maidese e non ci sono i tempi per reperire quei fondi che l’ex sindaco Paone non è riuscito a reperire in quasi un anno".

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«Un’amministrazione ravveduta – ha dichiarato il sindaco di Maida, Galdino Amantea – deve rispondere con concretezza alle urgenze e non perdersi dietro a vaneggiamenti e filosofie teoriche. Per la ristrutturazione del Palazzo serve anticipare una somma di 200 mila euro, altrimenti ne perderemo 800 mila il prossimo 15 agosto. Paone ha aperto un mutuo, quindi soldi dei maidesi, per realizzare un parco giochi dal costo di oltre 300 mila euro. I numeri sono estranei alle strategie politiche: è più logico oggi investire 200 mila euro per ottenerne 800 mila di finanziamento che spenderne molti di più per non avere nulla. Questa scelta ci fa molto soffrire ma la riteniamo doverosa per il futuro della comunità. Ci dispiace che i vecchi amministratori non siano stati capaci di farci trovare le condizioni economiche adeguate per non dovere scegliere e che ora gridino contro gli interessi stessi della comunità».

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«Infine – conclude Amantea – troviamo folle che Libertà è Partecipazione quando avrebbe dovuto fare opposizione nelle dovute sedi non abbia votato contro la mozione di annullamento ma che giorni dopo, quando ormai era tardi, si sia messa a gridare contro la nostra scelta e si sia anche inventata che noi abbiamo rifiutato la loro richiesta di istituire un punto per una raccolta firme contro l’annullamento del parco giochi. Non capiamo né questa scelta né la volontà precisa di raccontare bugie con l’unico palese intento di alimentare una faida interna alla comunità civile».

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