Migranti, “Il Campo si poteva fare in Calabria”: è polemica su Prodi

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Romano Prodi
  30 gennaio 2025 19:27

 Arriva la replica dal centrodestra, a partire dal sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, che è anche coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia in Calabria. "Romano Prodi, nuovamente leader della sinistra, critica il protocollo con l'Albania, definendo le politiche sull'immigrazione del governo come non serie e come un gioco di propaganda, poi suggerendo la realizzazione dei Cpr in Calabria anziché dall'altra parte dell'Adriatico – esordisce Ferro - da un lato, fingendo di ignorare che il principale obiettivo dell'accordo è proprio quello di non fare approdare i migranti illegali in territorio europeo, soprattutto per ostacolare i trafficanti che si arricchiscono con le traversate della morte, un modello che sta trovando l'apprezzamento della gran parte degli altri paesi europei; dall'altro, considerando la Calabria come una sorta di terra di nessuno, che può essere serenamente trasformata nel campo profughi d'Europa: forse è questo l'obiettivo del Pd".

"Certo che da Romano Prodi mi sarei aspettata maggiore cautela nel pontificare su immigrazione e accordi con l'Albania, essendo il suo nome inscindibilmente legato ad una delle più grandi tragedie del Mediterraneo, la strage del Venerdì Santo del 1997. Pochi giorni dopo l'accordo che il governo presieduto da Romano Prodi aveva stipulato con l'Albania, istituendo un blocco navale e rafforzando il respingimento dei profughi, il 28 marzo venne speronata e affondata nel Canale d'Otranto l'imbarcazione albanese ‘Kater I Rades’, con la morte di oltre ottanta migranti, molti dei quali donne e bambini. Una tragedia che fa comodo rimuovere a quella sinistra che continua a dispensare lezioni di umanità e a spiegare agli altri come si governa”, rileva il sottosegretario.

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    Per il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, che è anche segretario regionale della Lega, Prodi "ha sragionato. Capita a chi non ha argomenti seri per attaccare il Governo e a chi quando poteva fare, e a lui non sono mancati incarichi e distintivi, non è riuscito in alcunché. Ma per la sua battuta sulla Calabria circa il campo profughi, che denota un forte pregiudizio antimeridionale prima che un offuscamento della ragione, semplicemente dovrebbe chiedere scusa". A contestare Prodi anche altri esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia in Calabria.

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Una battuta di Romano Prodi nella trasmissione “Di Bella sul 28” su Tv2000 infiamma la Calabria con il centrodestra all’attacco dell’ex premier e big del centrosinistra.

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    A una domanda di Antonio Di Bella sul Cpt costruito dall’Italia in Albania, Prodi critica il governo Meloni e poi sottolinea: “Lo stesso campo, se lo volevano fare, non si poteva fare in Calabria, così tra l'altro si dava lavoro a delle persone in zone che ne avevano bisogno? Perché in Albania? Non ha alcun senso: si spende di più, ci sono traffici internazionali, si fanno costruzioni che poi rimarranno in Albania, ci sono costi di trasferta. Puramente per dire 'abbiamo mandato gli immigrati all'estero', che non c'era nessun bisogno". "Quello che penso – aggiunge l’ex presidente del Consiglio - era che è stato proprio un fatto di propaganda e come tale andrà avanti. Tra l'altro, altri paesi hanno tentato, hanno avuto poi la stessa idea, poi si sono pentiti, hanno capito che la cosa non ha un gran senso. Cioè la politica per l'immigrazione deve essere una politica seria, severa, anche selettiva, ma seria e non con questi giochi che riguardano soltanto la propaganda”. 

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