"L'Europa intanto non dovrebbe considerare le migrazioni solo un problema delle regioni di frontiera come purtroppo sembra. Ciascuno però deve assumersi le sue responsabilità. Io ho l'onore di governare una regione che si è sempre dimostrata solidale, accogliendo moltissimi migranti. Forse perché ha patito in passato il dramma delle migrazioni. Quello su cui si discute poco è la necessità di un modello di integrazione che consenta di considerare per esempio 100 mila migranti all'anno, questi sono quelli che sbarcano in Italia, non come molti. Un Paese di 60 milioni dovrebbe poter integrare 100 mila migranti, non sono molti. Sono troppi perché non c'è un modello di integrazione".
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un punto stampa a Bruxelles al termine di una serie di incontri con i commissari europei.
"Spesso questi migranti vengono ghettizzati in periferie dove ci sono fenomeni di micro-criminalità o affollano le stazioni e le aree metropolitane. Il problema della migrazioni non si giudica solo guardando alla quantità dei flussi ma si giudica soprattutto e si affronta e si risolve guardando alla qualità dei modelli d'integrazione. Molti in Europa sono un po' in ritardo anche in ordine alla possibilità di ragionare su come integrare quanti scappano dalla fame, dalla guerra. E ciascuno di noi scapperebbe dalla fame e dalla guerra se li avesse davanti a casa", ha aggiunto.