
Un incontro pubblico per dare dignità alle parole delle donne violate. Tra testimonianze, istituzioni e intermezzi musicali, il 14 dicembre a Palazzo Pyrrò si accende un faro sulla violenza sommersa
11 dicembre 2025 15:13Montepaone si prepara ad accogliere un appuntamento di forte rilevanza civile e culturale. Domenica 14 dicembre, alle 17.30, nella suggestiva sala convegni di Palazzo Pyrrò nel cuore del centro storico, verrà presentato il volume “Amori malvagi – Dieci storie di ordinaria violenza”, firmato dall’attrice e autrice catanzarese Anna Macrì.
Macrì – volto noto del teatro e del cinema, capace di attraversare tragedia, commedia dell’arte, teatro danza e teatro dell’assurdo – è stata in nomination al David di Donatello per il cortometraggio Onora la Madre, vincitore del Best Short Matera 2018, e ha preso parte al film di Volfango De Biasi Nessuno come noi. Per la scena teatrale ha scritto e portato in scena Cria da Marè, testo dedicato a Marielle Franco, sociologa e attivista brasiliana assassinata nel 2018. Con Amori malvagi, l’autrice torna alla parola scritta per affrontare uno dei temi più dolorosi e urgenti della contemporaneità: la violenza contro le donne nelle sue forme quotidiane, invisibili, spesso normalizzate.
Ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali del sindaco di Montepaone Mario Migliarese e di Massimiliano Cappuccino, in rappresentanza de L’Occhio del Pavone. Seguiranno gli interventi della sostituta procuratrice Graziella Viscomi e della stessa Anna Macrì, che dialogheranno sui contenuti del libro e sull’importanza di trasformare il dolore raccontato in un atto di consapevolezza collettiva. A moderare sarà Giovanna Vecchio, presidente dell’associazione L’ARCA. La serata sarà arricchita dagli intermezzi musicali del maestro Francesco Manno, pianista.
Il libro nasce da una lunga ricerca sul campo, durata tre anni, in diversi centri antiviolenza della regione. Tra oltre cento testimonianze ascoltate, Macrì ha scelto dieci voci: dieci donne che hanno accettato di trasformare la propria ferita in racconto. Sono storie di fidanzati, mariti, compagni, presunti amici. Storie che attraversano rassegnazione e paura, il senso di protezione verso i figli, il timore del giudizio, la forza della denuncia, la depressione e il lento lavoro di ricostruzione di sé. Racconti nudi e onesti, colti in quell’“istante infinito” in cui la violenza esplode e muta per sempre la traiettoria di una vita. Ma soprattutto pagine che rivelano un dato inquietante: l’incapacità di molti uomini — in contesti considerati del tutto “normali” — di vivere relazioni mature, paritarie, fondate sul rispetto reciproco.
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