Proseguire le ricerche dei dispersi, agevolare il ricongiungimento dei superstiti con le famiglie anche all'estero e creare, con l'Europa, dei corridoi umanitari per soccorrere le persone nei Paesi come l'Afganistan dove e condizioni di vita non sono sicure. Sono alcune delle richieste che i sopravvissuti ed i familiari delle vittime del naufragio di Cutro porteranno all'attenzione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni nell'incontro previsto per le 10 di domani a Palazzo Chigi. Una trentina partiranno domattina dall'aeroporto di Crotone con un volo di Stato. Il numero non è ancora certo in quanto nella chat creata tra i parenti delle vittime ci sono anche richieste di partecipazione di famiglie che sono tornate in Germania o in altre regioni d'Italia.
Della delegazione che incontrerà il presidente Giorgia Meloni, da quanto rivelano gli stessi familiari, potranno parlare solo due persone per pochi minuti. Per questo il gruppo che ha accolto l'invito del presidente del Consiglio sta cercando di presentarsi con una linea comune all'incontro e non è escluso che verrà consegnato alla premier un documento con le richieste per iscritto. “Ognuno di noi vorrebbe raccontare il suo dolore per quanto accaduto - dice Mohammad Haroon Faizi un ragazzo afghano giunto in Italia nel 2016 che nella tragedia ha perso la suocera ed il cognato – noi chiediamo soprattutto di continuare a cercare chi è ancora disperso e di realizzare dei corridoi umanitari per salvare chi è perseguitato. In questo modo nessuno più dovrebbe scappare imbarcandosi in pericolosi viaggi via mare”.
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