E’ stata inaugurata questa mattina, sul lungomare di Crotone, nella piazza antistante all’ingresso del cimitero cittadino, una stele in memoria delle vittime della tragedia di Steccato di Cutro. L'opera è stata donata dall’associazione “Crotone in Fiore”, ideata da Elio Libonati, studente dell’Istituto Pertini - Santoni, con il prof. Santo Cuozzo, e realizzata dalla Metalgraund Caccia ed installata dal Comune di Crotone. Ad inaugurare l’opera l’assessore alle Politiche Sociali, Filly Pollinzi, e la presidente dell’Associazione “Crotone in Fiore”, Caterina Cotroneo, e tanti studenti dell’Istituto Pertini – Santoni alla presenza di numerosi cittadini.
L’opera ricorda una tragedia che ha colpito l’intera comunità di Crotone, installata dal Comune in un luogo emblematico: vicino al cimitero dove riposano due vittime della tragedia di Cutro, tra cui il piccolo Alì diventato simbolo di una strage che ha coinvolto tanti bambini ed a pochi metri dal mare, quei metri che separavano le vittime dalla possibilità di salvezza quella tragica notte del 26 febbraio. Ma è anche un’opera, arricchita da una poesia della stessa prof. Cotroneo, che invita alla speranza, alla pace. Che ricorda il senso di umanità e di accoglienza che ha caratterizzato tutta la comunità di Crotone in quei giorni tragici.
Come ha detto l’assessore Pollinzi, “Crotone, in quei giorni, si è unita al dolore delle famiglie delle vittime ma ha dimostrato anche un grande senso di solidarietà, di umanità e di compattezza. Ha dimostrato il suo grande cuore. Quest’opera è un ricordo ma anche uno stimolo a continuare sulla strada dell’accoglienza e dell’attenzione per l’altro. Come Comune, con il progetto “l’Umanità Raccontata” stiamo entrando nelle scuole per raccontare ai ragazzi la tragedia di Cutro e stiamo trovando tanta partecipazione. Ringrazio l’associazione Crotone in Fiore per questa donazione che dimostra ancora di più quanta condivisione di questa tragedia permane nel cuore della persone”.
La prof. Cotroneo ha detto: “Abbiamo avvertito il dovere di realizzare quest’opera, di dedicarla ai tanti bambini, alle donne, agli uomini che quella notte hanno visto spezzati i propri sogni di una vita migliore”.
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