"Nessuno escluso", grazie a sport, educazione ed associazioni. Iniziativa all'istituto penale per minori "Paternostro" di Catanzaro

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images "Nessuno escluso", grazie a sport, educazione ed associazioni. Iniziativa all'istituto penale per minori "Paternostro" di Catanzaro
Francesca Germano, Nicola Brutto e Pietro Marino
  31 ottobre 2019 09:05

"Nessuno escluso", anche nella realtà dell'istituto penale per minorenni di Catanzaro, grazie a Vitambiente ed altre realtà associative del sociale. 

Presso l’ Istituto penale per minorenni “Paternostro” di Catanzaro si è svolta una tappa del progetto “Nessuno Escluso” ideato dalla Asd Sport Ring Catanzaro e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – ufficio per lo sport grazie alla collaborazione del Centro della Giustizia Minorile di Catanzaro e organizzazioni no-profit come Fondazione Ualsi, associazione Arte di Parte, l’associazione Vitambiente con il settore sociale Terra Margia e il supporto e assistenza tecnica di Cantieri di Imprese .

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All’evento  hanno partecipato, dopo i saluti istituzionali, il consulente per lo sport di pugilato Nicola Brutto, la biologa nutrizionista Francesca Germano Francesca , il Dottor Francesco Pellegrino direttore IPM e gli educatori della struttura, l’avvocato Pietro Marino. Un incontro per confrontarsi sul tema alimentazione e sport, i giovani ospiti della struttura hanno partecipato con molto interesse , curiosità, hanno posto molte domande alla Germano, la quale ha risposto con molta attenzione e disponibilità, ad ognuno di loro .

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Il Presidente di Vitambiente Pietro Marino ha sottolineato l’ importanza della formazione, perché nelle persone detenute esiste la speranza del cambiamento. "Ritengo sia molto importante parlare di Sana Alimentazione anche all’interno di un’istituzione penitenziaria - ha detto - perché anche i detenuti hanno il diritto come tutti noi, di poter accedere ad una corretta formazione". L’ attenzione si è focalizzata soprattutto sugli alimenti di origine vegetale, perché l’alimentazione vegetale è un vero toccasana per la nostra salute e quindi anche per la nostra vita. I giovani ragazzi cercheranno di mettere subito in pratica i consigli della Germano effettuando delle modifiche costruttive nella loro alimentazione.

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Il tecnico Nicola Brutto ha voluto sottolineare che il carcere è un luogo dove oltre al dramma, alla sofferenza umana, esiste un mondo fatto anche di realtà positive, progetti che vanno avanti grazie all’impegno dei detenuti, dei volontari e da parte di chi dentro ad un carcere ci lavora ogni giorno con l’augurio che una volta terminata la pena questi giovani ragazzi riusciranno a fare delle scelte più consapevoli e importanti per la loro vita.

 

 

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