Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, rivolge un nuovo, accorato appello ai ministri dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, per “salvare le 1000 nuove scuole in costruzione in Italia( 31 sono quelle in Calabria, quasi la metà, 14, in provincia di Cosenza), i cui lavori sono fermi da 5 anni, causa pandemia, per ritardi, mancati interventi e vari ostacoli burocratici”.
"Le importanti opere sono bloccate - afferma Corbelli - perché non essendo state completate nei tempi previsti, i mutui(BEI) sono scaduti e perciò inutilizzabili. Per riaprire i cantieri è necessario riattivare questi mutui. Compito questo che spetta al MIUR e al MEF(che deve dare l’ok definitivo al decreto di rifinanziamento) che continuano a interloquire per la soluzione di questo problema, ma senza ancora arrivare ad un risultato concreto. La questione sembrava finalmente risolta, già un anno fa. Il decreto di rifinanziamento - continua Corbelli - pareva infatti fosse pronto. A questo proposito lunedì 18 febbraio 2024 si era svolto l’ennesimo incontro tra il MIUR e le Regioni. Il risultato però non è poi stato quello tanto atteso. Si era infatti , ancora una volta, rimandato, per i mutui da riattivare, a fine luglio sempre del 2024 e di nuovo con un ulteriore rinvio a settembre-ottobre dello stesso anno per quindi rimandare alla fine sempre del 2024. Siamo adesso all’inizio di febbraio 2025 e ancora non si è provveduto al rifinanziamento delle nuove scuole. Questo nonostante, ribadisco, sia tutto già definito e pronto da tempo, avendo chiesto in questi mesi il Ministero dell’Istruzione e ottenuto da tutte le Regioni la documentazione necessaria (prodotta e ripetuta, dalle Regioni, sempre la stessa documentazione, per ben tre volte)".
"Per questo i continui rinvii vengono giudicati,, dalle Regioni, del tutto inspiegabili. E’ una storia che sta diventando sempre più assurda e incomprensibile, perché sono oltre 5 anni, infatti, che non si riesce a risolvere questo problema nonostante le richieste di tutte le Regioni e, in alcuni casi, come ad esempio la Calabria, anche le forti e continue pressioni”. Corbelli, che insieme alla Regione Calabria, al presidente Roberto Occhiuto, all’ex vicepresidente Giuseppina Princi e al dirigente del Settore Lavori Pubblici, ing. Francesco Tarsia, porta avanti questa campagna da oltre 3 anni, dal dicembre 2021, chiede per questo oggi ancora una volta che “si faccia presto e si riaprano subito i cantieri per l’ultimazione di queste importanti, nuove, moderne e sicure strutture scolastiche, visto anche che in molti comuni si è costretti a ricorrere a edifici privati per via della scarsa sicurezza dei vecchi plessi , con un ulteriore aggravio per l’erario e con anche, soprattutto, notevoli disagi e rischi per gli studenti e il personale scolastico, per la precarietà e pericolosità di certe situazioni, considerando e non sottovalutando, a questo proposito, l’ultimo report di Cittadinanza Attiva dello scorso anno(settembre 2024) che ha parlato di crolli record delle scuole in Italia, nell’ultimo anno preso in considerazione(settembre 2023-settembre 2024). Sono stati infatti 69 i crolli registrati in questo anno esaminato, un numero mai registrato negli ultimi 7 anni. Di questi crolli 28 sono quelli verificatesi in scuole del Sud e delle isole".
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