Nuovo Ospedale Cosenza, Commodaro all’On. Loizzo: "Dopo le parole, aspettiamo atti e fatti concreti"
L'ospedale Annunziata di Cosenza
21 agosto 2024 13:36“Finalmente anche l’on. Loizzo c’è arrivata e sposa in pieno quanto il sindaco Franz Caruso dice da ormai tre anni: Cosenza e la sua vasta provincia hanno bisogno con urgenza di un nuovo ospedale HUB”.
E’ quanto afferma Ivan Commodaro, capogruppo consiliare del gruppo Franz Caruso Sindaco che prosegue: “A convincere l’on. Loizzo c’è stato bisogno dell’allagamento dell’Annunziata, ma non importa, meglio tardi che mai. Ora dalla deputata leghista ci aspettiamo che alle parole seguano atti concreti e conseguenti, atteso che sia al Governo del Paese che alla Regione Calabria è maggioranza la coalizione politica di centrodestra di cui è parte. E’ sicuramente facile, infatti, attribuire ad altri atteggiamenti demagoghi, evitando, per interessi di parte, di plaudire, invece, alla lungimiranza ed alla coerenza degli avversari politici e nello specifico a quella portata avanti dal sindaco Franz Caruso che da tempo sta invitando il governatore della Calabria a porre in essere quanto è nelle sue competenza per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza. Un dato di fatto su cui, per l’importanza straordinaria che riveste la problematica inerente la sanità calabrese, non inseriamo una querelle politica e partitica, che a noi non interessa fare preferendo che si diano risposte serie alla comunità cosentina che da troppo tempo vive il disagio di un sistema sanitario inefficiente ed inefficace”.
“Auspico, pertanto – conclude Ivan Commodaro - che la dott.ssa Simona Loizzo metta in atto celermente quanto è nelle sue possibilità affinchè si avviino le procedure per la costruzione del nuovo HUB. I finanziamenti ci sono e bisogna fare presto, anche perché l’Autonoma Differenziata, fortemente sostenuta e votata dall’On. Loizzo, se attuata rischia di aprire un ulteriore baratro emergenziale nella sanità calabrese e cosentina, da cui difficilmente si potrà uscire, condannando definitivamente i calabresi ed i cosentini a non avere garantito il sacrosanto diritto alla salute”.