
di FRANCESCO IULIANO
Dopo anni di attesa, c’è l’accordo per la costruzione del nuovo ospedale universitario di Cosenza. Questa mattina, al dodicesimo piano della cittadella regionale, la conferenza stampa organizzata per la sottoscrizione del documento tra la Regione Calabria, l’Amministrazione comunale di Rende e l’Università della Calabria.
Erano presenti, con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il rettore dell'Università della Calabria, Nicola Leone, il sindaco di Rende, Sandro Principe, ed il commissario delegato per gli interventi di edilizia sanitaria in Calabria, Claudio Moroni.
“Personalmente - ha commentato Roberto Occhiuto in apertura - che la realizzazione del nuovo ospedale universitario di Rende, sia importante per tutta la regione. C'era già un insediamento eccellente come la facoltà di medicina dell’università Magna Graecia di Catanzaro, ma evidentemente non bastava considerata la mancanza di medici, di specializzati e la necessità di drenare i ricoveri fuori regione. Era necessario pensare a più facoltà di medicina e di più eccellenze nelle facoltà di medicina in Calabria. Questo è stato fatto grazie all'apporto che l’Università della Calabria ed il rettore Leone hanno dato in questi anni col sostegno della regione. E’ evidente che, avendo investito su un polo di eccellenza ulteriore rispetto a quello di Catanzaro ed avendo attratto scienziati di grande valore, medici di altissimo livello, era è ragionevole pensare ad un ospedale che sia anche policlinico universitario e che sia prossimo al luogo dove si formano i saperi e dove studiano gli studenti”.

Una struttura che sorgerà su terreni dell’università della Calabria, nel territorio comunale di Rende. Una decisione che ha sollevato mugugni negli ambienti politici del capoluogo bruzio dove, nei giorni scorsi, è stato costituito il comitato ”No scippo”, con il sindaco Franz Caruso che non ha nascosto di preferire la realizzazione dell’ospedale nell’area di Vaglio Lise.
“Io non faccio polemiche che ritengo assolutamente inutili”. Così Sandro Principe che ha aggiunto dicendo che ”questo disegno l'abbiamo perseguito per anni, perché la politica è fatta anche di queste cose, cioè di sognare e di avere utopie. Questa utopia si è intrecciata con due personalità come Occhiuto e Leone. Questo non significa che Cosenza e l’intera provincia non debba avere le prestazioni sanitarie civili, e normali come in un paese avanzato. Quindi nell'amore della realizzazione di questa grande opera, mi sento orgoglioso di apporre la mia firma ad un sogno”.
Soddisfazione per il rettore Leone che ha ribadito come “tutto è nato dall’apertura del corso di laurea in medicina all’Università della Calabria. Un punto di svolta perché ci ha consentito di mettere a punto un grande progetto per il rilancio della sanità che ha trovato pieno consenso e condivisione da parte del presidente Occhiuto. Già oggi ci sono 125 medici dell’Università della Calabria che operano all’ospedale di Cosenza, tra cui 14 primari. Un ospedale che considero la naturale prosecuzione di questo percorso”.
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