La raccolta di firme per sensibilizzare l’attenzione in merito agli abusi avvenuti nel novembre del 2024 tra roccelletta e squillace lido, nell’OASI MARINA Scolacium IT9330098, ha raggiunto quasi 3.700 firme.
Il sito naturale è stato dichiarato zona Z.S.C. (zona speciale di conservazione) soprattutto in seguito alla presenza e alla nidificazione della specie protetta di tartarughe marine Caretta Caretta, ma anche per la presenza di numerose specie di animali selvatici, volatili stanziali e migratori e per i sentieri fitti di macchia mediterranea e sottobosco, impreziositi da veri e propri tappeti floreali del giglio di mare (Pancratium Maritimum).
Per motivi del tutto oscuri e che sono ancora oggetto di indagini, nella zona in questione, nella pineta, come anche nella zona a ridosso della spiaggia, nel sottobosco e in tutti i sentieri naturali, un gruppo di operai, senza alcuna tuta/divisa, hanno in brevissimo tempo stravolto e reso irriconoscibile l’intero paesaggio…In seguito a denunce di privati e si associazioni sono apparsi cartelli e sigilli che dichiarano la zona e gli stessi mezzi usati dalla ditta di Mascagni Francesco sottoposti a sequestro penale…
Dalle carte rinvenute il committente del lavoro è invece la ditta “Lucifero Francesco”, che già nel 2006 aveva cercato di stipulare accordi con l’amministrazione comunale di Squillace per ottenere la lottizzazione (proprio di quel terreno) di 120.00 metri quadri per la destinazione urbanistica D2 “Servizi Turistici-Villagi turistici-Alberghi-ristoranti e simili... Ora se la zona è un oasi naturalistica Z.S.C. e come tale vi sono vincoli paesaggistici e flori-faunistici, ci chiediamo come sia stato possibile autorizzare questo taglio selvaggio e indiscriminato autorizzato da giugno 2024. Chi ha autorizzato davvero un simile scempio?
Per almeno trent’anni questo spazio è rimasto incorrotto e selvatico nella sua bellezza, da quando è stato dichiarato “OASI” improvvisamente ha attratto attenzioni particolari?
Che fine hanno fatto le migliaia di tronchi di alberi tagliati senza alcun motivo?
Ricordiamo che nelle OASI MARINE e zone ZSC è proibita ogni azione di impatto antropico, caccia, pesca, taglio di alberi e piante e persino la percorrenza su mezzi motorizzati…
Tutto questo è stato infranto e non rispettato.
Ricordiamo inoltre che il PAESAGGIO è un BENE COMUNE ovvero è parte integrante del patrimonio culturale, cioè dell’eredità storica della collettività e come tale è considerato dalla Costituzione italiana, che lo associa nella tutela al “patrimonio storico e artistico della Nazione” (Art. 9). Ancora una volta, nel nostro territorio i doni che la Natura ci ha elargito, sono considerati merce (i tronchi sono stati venduti a qualche impianto a biomassa? E il ricavato a chi andrà?) e tutto quello che dovrebbe essere salvaguardato e tutelato incontra le mani di esseri senza coscienza e rispetto. Il comune di Squillace e la Regione Calabria che parte hanno giocato e giocano in questa tragica partita”.
Lo si legge in una nota dell’OPAT Osservatorio Permanente Ambiente e Territorio
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