“La strage sui posti di lavoro continua in modo inaccettabile. Ancora una volta si piange la perdita di un padre di famiglia, vittima di un incidente mortale mentre svolgeva il proprio lavoro. È insopportabile dover assistere al sangue innocente versato sui luoghi di lavoro, e il nostro dolore si trasforma in rabbia e richiesta di giustizia”. È quanto affermano il segretario generale della Cgil Calabria, Gianfranco Trotta, e il segretario generale della Fillea Cgil, Simone Celebre, in merito all’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto sull’A2 “Autostrada del Mediterraneo”, dove sono in corso i lavori di risanamento strutturale e miglioramento sismico del viadotto “Friddizza”.
“Oggi, al km 266 dell’Autostrada del Mediterraneo, tra gli svincoli di Cosenza e Altilia, ha perso la vita Salvatore Cugnetto, 55 anni, di Lamezia, un lavoratore impegnato nell’attività di idrodemolizione – si legge nella nota di Fillea e Cgil Calabria –. Le prime notizie indicano che una lancia si sarebbe improvvisamente liberata durante le operazioni, colpendolo in pieno torace. Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari, non è stato possibile salvarlo. A Salvatore e alla sua famiglia esprimiamo il nostro più profondo cordoglio e vicinanza. Questa ennesima tragedia conferma che il settore dell’edilizia resta il più esposto agli incidenti mortali. La nostra condanna è ferma: nessun lavoratore dovrebbe perdere la vita per il proprio lavoro, nessun figlio dovrebbe piangere il proprio padre per motivi che si possono e si devono prevenire”.
“La responsabilità di questa strage ricade su tutti: imprese, istituzioni e politica. È ora di agire con decisione, di investire realmente in sicurezza, di rafforzare la formazione e di garantire controlli rigorosi. Non possiamo più tollerare che silenzi, ricatti e la paura di perdere il posto di lavoro compromettano la vita di chi lavora. Nell’auspicare che sia fatta piena luce su quest’ennesima morte innocente, chiediamo l’istituzione, a livello nazionale, di una procura dedicata esclusivamente agli infortuni mortali sul lavoro, affinché ogni tragedia venga approfondita e sia fatta giustizia. Non ci fermeremo – concludono Trotta e Celebre – finché questa strage non sarà fermata. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità inalienabile per tutte le istituzioni e tutte le parti sociali. La vita di un lavoratore vale più di ogni profitto”.
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