Operatori sanitari aggrediti a Crotone e Catanzaro la CISL Fp Magna Graecia dice basta

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images Operatori sanitari aggrediti a Crotone e Catanzaro la CISL Fp Magna Graecia dice basta
L'ospedale San Giovanni di Crotone
  20 agosto 2024 21:03

Ennesimi episodi di aggressione ai danni del personale sanitario si sono verificati in queste ore sia al 118 dell’Asp di Catanzaro e sia al pronto soccorso dell’Asp di Crotone dove ha visto coinvolti rispettivamente un operatore, due Infermieri e due Medici. Secondo la CISL Fp Magna Graecia “queste sono solo le ultime delle numerose aggressioni che nel corso degli scorsi mesi, ma anche negli anni, si sono succedute negli ospedali calabresi e nei Servizi Territoriali”.

“Insomma, fatti incresciosi che rappresentano solo la punta di un iceberg in cui le vittime risultano essere paradossalmente proprio coloro che si trovano in prima linea per aiutare gli altri o per fornire assistenza ai vari livelli”.

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Il sindacato lamenta una carenza di personale “ormai evidente a cui si aggiunge, di conseguenza, un incremento dei carichi di lavoro per i medici, infermieri,operatori socio sanitari, personale tecnico, oltre all’impossibilità, troppo spesso, di trovare un rapido ricovero per i pazienti, o il loro prolungato stazionamento nei Pronto Soccorso, che determina la necessità di effettuare attività oltremodo estenuanti da parte degli stessi operatori in sevizio. Non va sottaciuta, altresì, la carenza di personale amministrativo che opera in supporto ai servizi sanitari o eroga prestazioni presso i tanti Sevizi Territoriali”.

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 La CISL FP ritiene “che il problema non sia valutato con l’attenzione che merita, malgrado sia un fenomeno endemico, che si manifesta in tutti gli ambiti sanitariNon ci risultano azioni di contrasto messe in campo negli ultimi anni, ci si limita a leggere le notizie di cronaca legate alle lesioni a cui sono sottoposti gli operatori senza far nulla per risolvere definitivamente un problema atavico, anzi, piuttosto che intensificare e rafforzare i servizi di vigilanza, si pensa invece, in alcune realtà, a sostituire tale servizio, o parte dello stesso, con semplici unità di portierato per risparmiare pochi euro a scapito di un servizio che andrebbe potenziato e meglio organizzato proprio per creare deterrenti, evitandoci di intervenire, a posteriori, per miserevoli comunicati di solidarietà che vorremmo, evidentemente, eludere

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Chiediamo a gran voce al presidente Occhiuto e a tutti gli interlocutori istituzionali di risolvere una volta per tutte questa problematica investendo di più sulle assunzioni di personale e chiedere alle autorità competenti di istituire dei presidi fissi delle forze dell’ordine vicini ai punti più critici, quali i Pronto Soccorso, perché rappresenterebbero sicuramente importanti elementi dissuasivi, oltre a garantire un tempestivo intervento in caso di necessità. E’ con queste poche e semplici riflessioni che vorremmo amplificare il grido di dolore che si eleva, in maniera pressoché uniforme, da parte di tutti gli operatori della nostra sanità”.

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