E’ quanto stato stabilito dalla terza sezione penale della Corte di cassazione con sentenza del 3 dicembre 2024, con la quale, in accoglimento del ricorso presentato dagli avvocati Francesco Catanzaro e Daniela Scarfone, ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del riesame di Catanzaro.
Il caso: Lorenzo D’Elia veniva tratto in arresto lo scorso gennaio perché gravemente indiziato di partecipazione ad associazione criminale finalizzata al narcotraffico e plurimi episodi di cessione. Adito una prima volta, il Tribunale della libertà di Catanzaro, accogliendo la domanda di riesame dell’avvocato Scarfone, aveva disposto la scarcerazione del D’Elia, non ravvisando la sussistenza a suo carico di un quadro di gravità indiziaria sull’accusa di illecito associazionismo.
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Avverso il provvedimento di scarcerazione aveva, però, proposto ricorso la Procura della Repubblica di Catanzaro e la Corte di cassazione, accogliendolo, ne aveva disposto l’annullamento. In sede di rinvio il Tribunale di Catanzaro aveva così disposto conformemente, ripristinando l’arresto del D’Elia. Decisione, quest’ultima, impugnata questa volta dagli avvocati Catanzaro e Scarfone e nuovamente annullata con rinvio dalla Corte di cassazione e sulla quale il Tribunale del riesame di Catanzaro sarà, dunque, chiamato ad esprimersi per l’ennesima volta.
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