“Negli anni, più di sette milioni di euro di finanziamenti pubblici sono stati destinati alla Chiesa voluta dalla mistica Natuzza Evolo. Mangialavori sostiene che questi finanziamenti siano necessari per la fondazione al fine di aiutare i bisognosi. Tuttavia, mi chiedo perché non destinarli direttamente a loro, anziché al completamento di un auditorium o comunque della struttura.
La fondazione, inoltre, riceve regolarmente donazioni, quindi non sembrava esserci un bisogno urgente di questo stanziamento specifico. Parliamo di quasi tre milioni di euro di fondi pubblici che, a mio avviso, non onorano adeguatamente la memoria di questa donna devota, ancora in attesa di essere beatificata.
Mi interrogo su quale immagine vogliamo trasmettere di Natuzza e della sua opera. Don Pasquale Barone, il sacerdote che l’ha seguita, è certo della bontà di questa operazione finanziaria. Tuttavia, in un'epoca in cui Papa Francesco promuove una "Chiesa povera per i poveri," mi chiedo se questa decisione rispecchi veramente tale ideale di Chiesa.
Credo di non essere l'unico devoto di Natuzza Evolo a condividere questi dubbi, e spero sinceramente che la sua immagine non venga offuscata da interessi economici che non le rendono giustizia. Personalmente, più che sperare nell’arrivo di altre ingenti risorse, spero nella sua beatificazione come comunicato all’attuale postulatore Paolo Vilotta. Tuttavia, spero di sbagliarmi e di essere smentito”.
È quanto afferma Paolo Marraffa.
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