“Parliamo un po’ di Sinistra?”: a Catanzaro un confronto per ritrovare identità e prospettive

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Da sinistra: Andrea Romeo, Francesco Ielapi, Gregorio Gallello, Giuseppe Ranieri

  23 novembre 2025 14:44

di IACOPO PARISI

Un’iniziativa costruita sul confronto, sul dialogo e sulla volontà di ascolto: elementi che, almeno nelle intenzioni, dovrebbero rappresentare l’essenza stessa del pensiero progressista. È in questo spirito che il Circolo PD “E. Lauria” ha promosso “Parliamo un po’ di sinistra? Storia, criticità e riflessioni”, un momento pubblico di discussione ospitato nella Sala Concerti del Comune di Catanzaro e pensato per interrogarsi sul passato, sul presente e sulle prospettive della sinistra italiana.

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L’evento, nato da un’idea di Francesco Ielapi , membro del Partito Democratico di Catanzaro, segna l’avvio di un percorso che punta ad affrontare con rigore i nodi irrisolti dell’area progressista. "Questo è il primo di una lunga serie di incontri – ha spiegato Ielapi – dedicati a comprendere criticità e punti di ripartenza della nostra sinistra". Accanto a lui, un parterre eterogeneo composto da Jasmine Cristallo, membro della Direzione nazionale del PD, dal segretario provinciale dem Gregorio Gallello, dal filosofo politico Andrea Romeo e dal docente e sindacalista Giuseppe Ranieri.

Il primo intervento istituzionale è stato quello di Jasmine Cristallo che, da remoto, ha ribadito con chiarezza il punto di partenza di qualsiasi riflessione: l’autocritica. Non un esercizio rituale, ma un modo per guardarsi allo specchio dopo anni di scelte spesso incoerenti con i valori storici della sinistra.
Cristallo ha richiamato gli errori del passato recente – dall’inseguimento di ricette neoliberiste alla perdita di vicinanza con i territori – e ha invitato a recuperare il coraggio di visioni che sappiano parlare di futuro.

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Ha difeso i giovani da narrazioni superficiali che li descrivono distanti dalla politica e ha ricordato come chi si batte per la pace o esprime dissenso debba poterlo fare senza essere etichettato.
Il suo intervento si è chiuso con un’esortazione semplice e diretta, che ha fatto eco in sala: «Che la sinistra torni a fare la sinistra».

Il segretario provinciale Gregorio Gallello ha offerto una riflessione ampia sullo smarrimento che ha caratterizzato la sinistra negli ultimi decenni: "Per troppo tempo abbiamo abbracciato temi che non sono i nostri, snaturandoci e perdendo capacità critica".

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Gallello ha definito l’iniziativa del circolo “E. Lauria” un contributo prezioso alla ricostruzione di un’identità oggi più che mai necessaria, sottolineando come la crisi della sinistra sia ormai un fenomeno globale che attraversa tutto l’Occidente.
"Non serve nostalgia – ha affermato – ma serve serietà nell’analisi e nella proposta. Solo così la sinistra potrà ritrovare autorevolezza e senso".

Le riflessioni di Giuseppe Ranieri hanno poi stimolato il dibattito sul significato attuale del progressismo, invitando a distinguere ciò che oggi può considerarsi parte della sinistra e ciò che, invece, necessita di essere ripensato. Accanto a lui, Andrea Romeo ha ampliato la prospettiva, analizzando le trasformazioni politiche e culturali che la sinistra ha attraversato negli ultimi decenni e sottolineando come il senso di continuità con le radici storiche debba convivere con la capacità di affrontare le sfide del presente. Interventi diversi nello stile e nell’approccio, ma uniti dall’esigenza comune di promuovere un’analisi seria, rigorosa e aperta al confronto, lontana da schematismi e autoreferenzialità.

L’incontro ha messo in luce soprattutto un’esigenza comune: ricostruire un pensiero capace di tenere insieme analisi, progettualità e partecipazione.
Il percorso annunciato dal Circolo “E. Lauria” ha quindi l'obiettivo di diventare un appuntamento in cui idee e proposte tornano a circolare con libertà, senza timore di confrontarsi e di mettersi in discussione. Un laboratorio, insomma, in cui tornare a immaginare cosa la sinistra può essere, e non solo cosa è stata.


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