"Sono ancora un po' scossa ma il sentimento che prevale, al momento, è la rabbia". La signora Gabriella Amato abita in via De Riso, a Catanzaro: questa sera, intorno alle ore 20, stava tornando a casa assieme alla figlia dopo aver fatto la spesa. "Avevo i miei cani al guinzaglio e portavo anche le buste della spesa, quando, all'altezza del Liceo classico Galluppi, un randagio, parte del branco che ormai tutti da queste parti conosciamo, ci ha viste e ha svegliato gli altri cani con cui in genere si accompagna: siamo state accerchiate, ho istintivamente dato il guinzaglio a mia figlia e ho iniziato a indietreggiare per cercare di creare spazio; sono caduta, facendomi anche male, ho urlato e una signora ci ha anche viste. Per fortuna mia figlia si è messa in salvo altrimenti sarebbe stata sicuramente aggredita. Abbiamo fatto il resto della strada nella paura".
Il problema del randagismo è stato più e più volte segnalato dalla signora Gabriella: "Ho sempre fatto il mio dovere di cittadina, avvertendo le autorità quando vedevo questo branco - avvistato anche a Villa Pepe - scorrazzare liberamente per le strade. La risposta, però, è sempre la stessa: uno scaricabarile continuo, tra richieste di invio di pec e mancate risposte. La situazione è molto grave e va assolutamente risolta: i carabinieri rispondono, dicono di contattare la veterinaria, la quale asserisce che, essendo chiuso il canile, il problema è del Comune; l'accalappiacani, quando esortato, ci ha risposto che in diverse volte hanno provato a prendere questo branco, ma gli animali scappano. Io penso che con più mezzi e se chi di dovere mettesse mano al portafoglio, il problema si potrebbe risolvere facilmente. È una questione di rispetto per il cittadino, non basta farsi belli con manifestazioni ed eventi se poi la città è lasciata in questo stato, Catanzaro va curata anche sotto questo aspetto".
Lo sfogo è dettato anche e soprattutto dalla paura: "Domani mattina mia figlia vuole uscire per andare al mare e dovrà prendere l'autobus: come faccio a non stare in pensiero per un tragitto che dovrebbe essere breve e sicuro, dopo quello che è successo? Non possiamo vivere con la paura di uscire di casa per andare al bar o a fare la spesa. Anche i cani stessi soffrono con questo clima, c'è bisogno di organizzare un'area che sia adibita a prendersi cura degli animali senza padrone. Non dovremmo essere noi cittadini, dopo una giornata di lavoro, a fare i salti mortali per risolvere questi problemi: se non si dovesse trovare una soluzione a brevissimo, mi toccherà andare di casa in casa per esortare a risolvere la situazione, questa è la mia denuncia".
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