“Per mio figlio scelgo io”, a Catanzaro la raccolta firme per il referendum

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  19 aprile 2025 20:16

di GUGLIELMO SCOPELLITI 

Si è svolta oggi a Catanzaro una giornata di raccolta firme per il referendum nazionale “Per mio figlio scelgo io”, un’iniziativa che punta a modificare la legge Lorenzin, la normativa che dal 2017 impone l’obbligo di dieci vaccinazioni pediatriche. La raccolta firme si è svolta a partire dalle 16.00 nel gazebo all’ingresso del Parco della Biodiversità Mediterranea, dove i firmatari hanno potuto aderire all’iniziativa, dando il proprio sostegno a una causa che si inserisce in un più ampio movimento nazionale. La mobilitazione, infatti, non riguarda soltanto il capoluogo calabrese, ma attraversa diverse città italiane con banchetti distribuiti sul territorio, nel tentativo di coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini in un percorso di partecipazione civica attiva e consapevole.

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Cosa prevede la Legge Lorenzin

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La Legge Lorenzin, entrata in vigore nel 2017, ha introdotto l’obbligo di vaccinazione per tutti i bambini nati dal 2017, prevedendo un ciclo di dieci vaccinazioni contro malattie come poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, morbillo, rosolia e parotite, secondo quanto stabilito dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019. Un altro aspetto dibattuto della legge riguarda l'accesso ai servizi educativi: i bambini non in regola con le vaccinazioni non possono essere ammessi agli asili nido e alle scuole dell'infanzia, salvo che non presentino una certificazione medica che giustifichi l’impossibilità di ricevere i vaccini. I sostenitori del referendum ritengono che la legge limiti il diritto dei genitori di decidere liberamente per la salute dei propri figli e chiedono una maggiore autonomia nelle scelte sanitarie familiari.

 

“Per mio figlio scelgo io”: un’iniziativa che attraversa l’Italia

L’iniziativa “Per mio figlio scelgo io” ha l’obiettivo di raccogliere almeno 500.000 firme per poter attivare una consultazione popolare. Il movimento ha già fatto tappa in altre città calabresi: sabato 12 aprile, a Lamezia Terme, è stato allestito un banchetto lungo l'isola pedonale di corso Nicotera, dove si è registrata una discreta affluenza di cittadini e oltre un centinaio di firme sono state raccolte. Anche a Cosenza l’iniziativa sta ricevendo un ampio sostegno, con banchetti attivi ogni martedì e sabato per favorire la massima partecipazione.

A Catanzaro, presente alla raccolta firme, anche la senatrice della XVIII legislatura e presidente dell’associazione Popolo Unito, Bianca Laura Granato, che ha dichiarato: «Vogliamo abolire gli obblighi vaccinali e favorire la personalizzazione della scelta terapeutica per ciascun bambino, attraverso l’abolizione della sanzione prevista per l’omissione delle vaccinazioni, che attualmente varia da 100 a 500 euro. Inoltre, chiediamo che i bambini oggi esclusi da scuole e servizi per l’infanzia possano accedervi anche se non vaccinati». La scelta del Parco della Biodiversità Mediterranea come location per il banchetto di raccolta firme è stata dettata dalla disponibilità dell’ente Provincia, che ha concesso lo spazio pubblico senza difficoltà. In contrasto, la richiesta avanzata dagli organizzatori al Comune di Catanzaro per l'occupazione di suolo pubblico è stata ostacolata da un regolamento burocratico particolarmente complesso e costoso, rendendo di fatto difficile l'accesso agli spazi pubblici. Bianca Laura Granato ha commentato le difficoltà burocratiche incontrate nell’organizzazione dell’evento, ricordando che «fino al 2019, anche al Comune di Catanzaro, per l’occupazione temporanea di suolo pubblico, era sufficiente presentare una semplice domandina al demanio e successivamente inviare una comunicazione ai vigili urbani. Oggi, invece, la procedura è stata di fatto equiparata a quella delle attività economiche. La procedura sembra concepita per scoraggiare la partecipazione popolare, che invece è garantita dall’articolo 75 della Costituzione nei casi di referendum. Considerando che per legge la raccolta firme referendaria dura solo tre mesi, introdurre un iter così complesso equivale, di fatto, a impedire ai cittadini di esercitare un loro diritto».

 

Come partecipare

I cittadini che non hanno potuto partecipare oggi alla raccolta firme in presenza possono ancora aderire all'iniziativa online, utilizzando il proprio SPID o CIE, o recandosi presso i banchetti allestiti in tutta Italia. Per maggiori dettagli, è possibile visitare il sito ufficiale dell’iniziativa: www.permiofiglioscelgoio.it. 

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