Periferia Sud, l'Associazione Petrusinu ogni minestra: "Peggio di Scampia, Ferro si attivi per un Decreto Catanzaro"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Periferia Sud, l'Associazione Petrusinu ogni minestra: "Peggio di Scampia, Ferro si attivi per un Decreto Catanzaro"
Viale Isonzo (Foto di archivio)
  23 gennaio 2025 11:50

"Le degradanti immagini di viale Isonzo che hanno “riconquistato” la ribalta nazionale non ci meravigliano ma, semplicemente, ci mortificano. E’ veramente umiliante vedere intere aree della città di Catanzaro in mano ad un manipolo di delinquenti che hanno devastato il territorio sia dal punto di vista ambientale che sociale. La politica ha, certamente, le sue colpe ma è anche vero che questi soggetti non vogliono integrarsi. Hanno case, possono mandare i loro figli a scuola, possono lavorare ma preferiscono vivere sulle spalle dei contribuenti e guadagnare facilmente spacciando droga, rubando e contrabbandando armi. Non è più una novità che gruppi rom sono ormai veri e propri clan mafiosi. Basta con i falsi moralismi, con associazioni del terzo settore che ci raccontano di tradizioni e abitudini di una comunità che non esistono".

Lo afferma in una nota l'Associazione Culturale "Petrusinu ogni minestra".

Banner

"Bisogna guardare in faccia la realtà e dire le cose come stanno. Il 90% dei rom presenti a Catanzaro preferisce vivere come abbiamo visto nelle immagini di Striscia la Notizia. Hanno devastato interi quartieri, sono stati loro ad aver ghettizzato il resto della popolazione tant’è che a viale Isonzo interi palazzi costruiti grazie a delle cooperative sono disabitati. E pensare che molte abitazioni erano destinate a famiglie di poliziotti e finanzieri che, giustamente, hanno preferito andar a vivere altrove. Emblematico è anche lo stato di degrado di un ex asilo che doveva ospitare la sede della scuola della polizia penitenziaria poi dirottata in un'altra città. E che dire della casa abusiva costruita in bella mostra da uno degli elementi di spicco della comunità rom. Tutti vedono, tutti sanno ma nessuno fa niente. Lo Stato negli ultimi 40 anni ha abdicato. Ha abbandonato al proprio destino viale Isonzo, via Teano e la periferia sud di Catanzaro. Tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi decenni, di tutti i colori politici, hanno vergognosamente voltato le spalle al Capoluogo di Regione. Negli ultimi 40 anni hanno pensato bene di dirottare altrove uffici, funzioni e fondi speciali. Lo ribadiamo, per evitare che qualcuno strumentalizzi questa nota stampa, tutti i Governi che si sono succeduti sia a livello centrale che regionale hanno lavorato per svilire il ruolo sociale, culturale e amministrativo di Catanzaro. Basti pensare che il Capoluogo della Calabria, non ha un reparto mobile, non ha una scuola allievi carabinieri, non ha una scuola allievi agenti di polizia, non ha un battaglione dell’esercito, non ha un ospedale militare, non ha la capitaneria di porto, non ha la scuola di magistratura, non la scuola di polizia penitenziaria, non ha la direzione regionale delle Dogane. L’elenco potrebbe essere lungo, lunghissimo".

Banner

E conclude: "La situazione che si vive in città è palesemente senza ritorno. Chiediamo, quindi, al Sottosegretario all’Interno On.le Wanda Ferro di portare le istanze della nostra e sua città a Roma. Sono inutili soluzioni tampone e contentini come l’arrivo in città di un esiguo numero di forze dell’ordine che, di fatto, vanno a sostituire quelli che sono andati via o si sono pensionati. A Catanzaro servono fatti concreti, reali e tangibili. Serve un “Decreto Catanzaro” che porti fondi, uffici e quelle strutture che mancano come un reparto mobile della polizia, un battaglione dell’esercito, una scuola allievi carabinieri, ecc. Tutto il resto è aria fritta. Il degrado sociale della comunità rom e della delinquenza organizzata è la naturale conseguenza della mancanza delle istituzioni con il rischio concreto che la nostra città possa diventare una “grande Scampia”.

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner