Petronà, incendio domato dai Carabinieri della locale stazione: il plauso di Riccio (Unarma)

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Fabio Riccio
  14 agosto 2025 09:27

«Il mio plauso più sincero – dichiara Fabio Riccio, Segretario Generale Regionale Calabria di UNARMA – va al Comandante della Stazione Carabinieri di Petronà Maresciallo Giuseppe Mazza e a tutti i suoi militari, protagonisti di un intervento che, per coraggio e prontezza, richiama alla memoria i carabinieri di un tempo, quelli che Nei Secoli Fedele hanno saputo incarnare i valori più puri della nostra Istituzione».

Nella tarda mattinata di ieri, verso le ore 12:00, i militari della locale Stazione venivano allertati per un incendio divampato nel cuore dell’abitato. Senza esitazione, con tempestività e alto senso del dovere, si prodigavano nell’inibire le fiamme, evitando che il piccolo borgo montano fosse devastato dal fuoco.

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«Grazie alla loro azione – continua il Segretario – è stata scongiurata una tragedia: un cittadino, accorso nei primi momenti per tentare di spegnere il rogo, rimaneva coinvolto e riportava ustioni su parte del corpo. Il malcapitato veniva prontamente soccorso e trasportato all’ospedale di Catanzaro, dove veniva ricoverato dopo le cure necessarie».

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In una realtà come quella dei piccoli centri montani – dove i presidi sanitari sono distanti e i servizi di soccorso non sempre immediati – è la capillarità dell’Arma a fare la differenza, garantendo interventi rapidi ed efficaci, anche in situazioni che esulano dalle ordinarie competenze.

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«L’intervento dei carabinieri di Petronà – aggiunge Riccio – è la prova vivente dell’indole autentica del carabiniere: uomini e donne pronti a rischiare la propria vita per proteggere ogni cittadino, indipendentemente dall’etnia o dalla nazionalità, pur avendo famiglia, figli e affetti che li attendono a casa. Se non sono questi i carabinieri che meritano pubblici encomi e riconoscimenti ufficiali, allora ci chiediamo: chi altri dovrebbe riceverli?».

Nei Secoli Fedele non è una frase da pronunciare nelle cerimonie e poi riporre nei cassetti della memoria: è un patto silenzioso e irrevocabile con la comunità, un filo invisibile che lega il carabiniere al cittadino, un impegno che si rinnova ogni volta che una mano stringe con fermezza la bandoliera e un cuore accelera davanti al pericolo. È il coraggio di varcare una porta avvolta dalle fiamme senza pensare a se stessi, la forza di rimanere in piedi quando il fumo toglie il respiro, la lucidità di agire dove altri arretrano.

«I carabinieri di Petronà e il loro comandante – conclude Riccio – ci ricordano che l’Arma vive non solo nelle pagine della storia, ma in ogni atto quotidiano di servizio, in ogni sguardo rassicurante, in ogni intervento che salva vite e protegge comunità. È questa la fedeltà che non invecchia, che non teme il tempo, che ieri come oggi e domani continuerà a scrivere pagine di onore, sacrificio e dedizione».

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