
"Era il 23 marzo 2021 quando l’allora deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro incontrava i sindacati di polizia e, senza tentennamenti, dichiarava che era necessario istituire un reparto mobile della Polizia di Stato a Catanzaro. In una regione anomala come la nostra in cui tutto è il contrario di tutto, la città Capoluogo non ha un reparto mobile. Nonostante il ruolo istituzionale e la “centralità geografica” che permetterebbe un più celere riscontro alle esigenze di ordine pubblico provenienti dall’intera regione, questo importante presidio di legalità non esiste. Eppure a Catanzaro si svolgono le principali iniziative pubbliche regionali ed è qui che si trovano i principali uffici direzionali", scrive in una nota l'Associazione culturale “Petrusinu ogni minestra”.
"Siamo certi che devono consumarsi dei passaggi politici e che i tempi della politica non sono quelli di un semplice passaggio di carte, - prosegue - così come sappiamo benissimo che un’importante articolazione dello Stato come un reparto mobile va strutturato, ma poiché questa città ha visto passare e disperdersi tanti treni, non vorremmo che anche questa aspettativa venisse disattesa. In quel famoso incontro del marzo 2021 furono diverse le motivazione snocciolate dai sindacalisti del SIULP e della FSP a Wanda Ferro: l’istituzione di una sede del Reparto Mobile nel capoluogo di regione consentirebbe di liberare energie dalle varie articolazioni della Questura di Catanzaro attualmente gravate da onerosi compiti di impiego nei servizi di ordine pubblico. E tra l’altro a motivazioni strettamente organizzative, viste le numerose manifestazioni che si svolgono presso la Cittadella Regionale e davanti la Prefettura di Catanzaro (che ha anche una funzione di coordinamento di tutte le Prefetture calabresi), ci sono motivazioni anche di opportunità economica".
"Come ben sottolineato dai sindacati di polizia all’attuale Sottosegretario dell’Interno, l’attivazione del reparto a Catanzaro comporterebbe anche un sensibile risparmio di spesa, considerato che si eviterebbero gli onerosi trasferimenti pressoché quotidiani di personale da altre province, e che la struttura Polifunzionale della Polizia di Stato può agevolmente ospitare il personale da destinare al Reparto Mobile senza, quindi, che ciò comporti impegni di spesa difficilmente sostenibili nell’attuale contesto economico. La centralità geografica della città di Catanzaro rispetto all’intero territorio regionale, permetterebbe inoltre un più celere riscontro alle esigenze di ordine pubblico provenienti dall’intera regione e per i servizi di Polizia di diversa natura, come sbarchi sulle coste calabresi, impiego negli stadi di calcio, senza contare i servizi di vigilanza e di ordine pubblico all’interno del Cara di Crotone, uno dei più grandi d’Europa, con l’impiego di operatori di diversi Reparti Mobili provenienti da più parti d’Italia, e l’impiego quotidiano di personale per le esigenze di ordine pubblico connesse ai processi per mafia che si svolgono presso l’aula bunker di Lamezia Terme. Pertanto , oggi a distanza di quattro anni da quell’incontro, chiediamo al Sottosegretario dell’Interno Wanda Ferro di chiudere positivamente questa vicenda".
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