
“La Calabria e la Regione sembrano separati in casa. La prima chiede risposte tangibili per la sanità, l’ambiente, lo sviluppo e l’occupazione e invece il presidente Occhiuto e il centrodestra modificano lo Statuto per ampliare le poltrone e distribuirle all’insegna del peggiore manuale Cencelli". Lo scrive Francesco Pitaro (PD).
"Si auspicava un intervento di aggiornamento organico dello Statuto regionale (considerato che il primo risale al 1971 e quello vigente al 2004), per imprimere alla Regione una rigenerazione democratica che, prima di tutto, rinforzasse le prerogative del Consiglio da tempo trasformato in buca delle lettere della Giunta e rendesse piu efficace la funzione legislativa, impedendo, per esempio, l'obbrobrio delle 'leggi omnibus'. Al contrario, arrivano interventi disorganici per istituire i consiglieri regionali supplenti, l'aumento del numero di assessori e, incredibile ma vero, il via libera ai sottosegretari alla Presidenza. Come se la Calabria non aspettasse altro che queste 'perle' etiche di revisione statutaria senza alcun beneficio per la collettività e che, mentre aumentano i costi della politica, allargano la separazione fra una comunità alle prese con bisogni primari e una politica arroccata nei palazzi”.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797