
"Il nuovo Policlinico universitario che sorgerà all’Unical rappresenta una grande opportunità per tutto il territorio. È una decisione di visione e di coraggio politico, che parla di dignità, di diritto alla salute e di modernità dei servizi pubblici.
Non è più tempo di campanilismi. È il momento di unire i territori nei servizi essenziali, di guardare oltre i confini amministrativi e di pensare concretamente all’unione dei Comuni come bene supremo. Un territorio cresce quando i servizi con i comuni limitrofi iniziano ad essere in sintonia con il proprio tessuto economico e sociale. E la sanità non si difende con i campanili ma con la competenza, l’efficienza e la capacità di costruire una rete di strutture che funzioni davvero.
Questo Policlinico da 850 posti letto, collocato accanto all’Università della Calabria, rappresenta una sfida e una conquista insieme. È lì che si formano i medici del domani, è lì che la ricerca incontra la pratica clinica, è lì che la scienza diventa cura. La scelta di costruirlo nei pressi dell’Unical è coerente con quanto avviene nei principali poli sanitari italiani ed europei, dove le grandi strutture ospedaliere nascono fuori dai centri urbani, accanto ai luoghi della conoscenza e dell’innovazione.
L’Università della Calabria è già sede di una delle facoltà di medicina più vitali e promettenti del Sud. Ogni giorno attira studenti, ricercatori e professionisti da tutta Italia. Con la nascita del nuovo Policlinico questo flusso crescerà ancora, generando valore, lavoro e competenze per tutto il territorio.
Vedo in questa opera un atto di riscatto collettivo. Perché la Calabria ha bisogno di credere in se stessa, di costruire infrastrutture che restino e che migliorino la vita dei cittadini. Non possiamo più accettare che la nostra gente debba spostarsi altrove per curarsi, che i nostri giovani professionisti debbano emigrare per lavorare in strutture moderne e ben organizzate.
Ora serve concretezza. Serve vigilanza istituzionale - che non mancherà - , tempi certi, trasparenza e qualità nella realizzazione. Perché ogni ritardo o compromesso sarebbe un torto ai cittadini e un’occasione persa per l’intera regione.
Il progetto del nuovo Policlinico dell’Unical non appartiene a una città, ma a una comunità intera. È il simbolo di una Calabria che sceglie di guardare avanti, di costruire il proprio futuro e di trasformare la speranza in realtà attraverso l’abbattimento dei divari.
Inoltre, la nascita del Policlinico universitario non deve in alcun modo tradursi nell’abbandono dell’Annunziata. Al contrario, in un’ottica di reale miglioramento del sistema sanitario territoriale, l’Annunziata deve essere potenziata e valorizzata, affinché diventi un presidio più efficiente, moderno e finalmente degno di tutti i cittadini calabresi".
Lo scrive in una nota il neo consigliere regionale Orlandino Greco.
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