Ponte sullo Stretto: ricorso al Tar Lazio di Legambiente, Lipu e Wwf

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Ponte sullo Stretto (progetto)
  20 dicembre 2024 10:47

 Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno ricorrono al Tar Lazio contro il parere favorevole con prescrizioni sulla Valutazione d’Impatto Ambientale riguardante il Ponte sullo Stretto di Messina. Tale parere favorevole, dicono, è stato rilasciato "nonostante il parere negativo della Valutazione di Incidenza". 

Nel ricorso, firmato dagli avvocati Daniela Ciancimino, Elio Guarnaccia, Enrico Mantovani e Aurora Notarianni, si sottolinea "l’illogicità del parere rilasciato dalla Commissione VIA che presenta importanti carenze di analisi: la valutazione d’incidenza negativa pregiudica il parere positivo rilasciato, mentre le analisi e gli approfondimenti richiesti, in particolare su mitigazioni e compensazione, si sarebbero dovuti presentare già con il progetto definitivo essendo irragionevole chiederli per il progetto esecutivo dopo l’affidamento per la realizzazione dell’opera".

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"Peraltro - spiegano - un unico progetto esecutivo, a cui fanno riferimento le prescrizioni, non ci sarà avendo il Parlamento approvato una norma che consente la cantierizzazione per stralci a cui corrisponderanno altrettanto progetti esecutivi che non consentiranno una visione d’insieme su applicazione, efficacia e ottemperanza delle prescrizioni".      Il Ponte sullo Stretto di Messina "rimane un progetto dall’impatto ambientale gravissimo e irreversibile", affermano le organizzazioni ambientaliste, che riportano il giudizio della Commissione Via relativamente alla Valutazione d’Incidenza: “Le medesime analisi del proponente conducono a ritenere che per alcuni siti della Rete Natura 2000 non è possibile concludere che il progetto non determinerà incidenze significative, ovvero permane un margine di incertezza che, per il principio di precauzione, non permette di escludere effetti negativi su detti siti”. La Commissione "fissa ben 62 prescrizioni e il quadro che emerge dalla loro lettura è che il progetto si sarebbe dovuto bocciare". "Ma evidentemente - sostengono gli ambientalisti - è prevalsa la volontà di procedere in ogni caso, anche se ciò ha fatto sorgere una serie di illogicità del parere rilasciato che sono state puntualmente evidenziate nel ricorso". 

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